Il Toro ho i nervi tesi zuffa Ferrante-Minotti di Bruno Bernardi
Il Toro ho i nervi tesi zuffa Ferrante-Minotti Botte in allenamento. Mondo: «Ci carichiamo» Il Toro ho i nervi tesi zuffa Ferrante-Minotti Bruno Bernardi TORINO Nervi scoperti al Toro. Orbassano come un ring, ieri mattina, durante la partita tra titolari e rincalzi, con Minotti e Ferrante protagonisti di un match fuori programma: il bomber subiva un paio di tackles piuttosto vigorosi da parte del difensore e, dolorante, protestava. Scintille di ordinaria amministrazione tra professionisti impegnati a dare il massimo. Ma poi i due sgomitavano all'inseguimento di un pallone. Finita l'azione, si affrontavano a muso duro e dalle parole passavano alle vie di fatto, con qualche colpo proibito e manate m faccia, tipo quella del laziale Fernando Couto a Mancini, immortalata dalla tivù. Minotti e Ferrante venivano quindi separati da Parente e dagli altri compagni. Il gioco s'interrompeva e nascevano discussioni. Sbolliti gli animi, Mondonico ordinava infine la ripresa della gara e Minotti, involontariamente, infilava un dito sotto l'occhio sinistro di Sommese. Nulla di grave, per fortuna, ma l'attaccante rientrava negli spogliatoi per precauzione e più tardi si sottoponeva ad un controllo medico che escludeva complicazioni. C'erano una cinquantina di spettatori all'allenamento e Mondonico, passando accanto alla rete di recinzione, cercava di stemperare la tensione con una battuta: «Squadra nervosa, squadra vittoriosa. Se tanto mi da tanto, vinciamo 5-0 con il Brescia». Intanto il tecnico ha provato la formazione per domenica, con Sommese confermato all'ala destra e Sanna a centrocampo. Il sardo aveva disputato una prova positiva a Treviso e, in questo momento, è un'iniezione di energia fresca, come lo sarebbe stato Coppa, poco utilizzato nell'arco della stagione a causa di infortuni e di un intervento chirurgico. La sfortuna però l'aveva nuovamente colpito il 4 maggio scorso al Delle Alpi quando, in uno scontro con Maldini, aveva riportato una piccola infrazione al piede. Sembrava cosa di poco conto, invece per Grippa, come per Bucci e Mercuri, il campionato è già finito. Con i rientri di Lentini e Tricarico, i sacrificati saranno Asta e Brambilla. Mondonico vuole assolutamente i tre punti e quindi sceglie una formula offensiva, con Ferrante punta, Sommese e Lentini alle estreme e Scarchilli più avanzato, senza con questo alterare gli equilibri tra i reparti per evitare di farsi infilzare in contropiede, come avvenne all'andata. Artistico, titolare a Treviso, torna in panchina, pronto ad entrare qualora fosse necessario un ariete per dare più peso all'attacco. Del resto in casa la formula del doppio centravanti ha spesso dato buoni risultati. In difesa, Bonomi ha smaltito il dolore al ginocchio e ha potuto intensificare la preparazione, così come Ferrante che, dopo due settimane passate più in infermeria - a curare l'infiammazione a una coscia - che sul campo, ha potuto finalmente allenarsi con continuità. Nelle ultime tre domeniche, Ferrante ha giocato in condizioni fisiche tutt'altro che ideali. Ha stretto i denti ma è rimasto a secco. Ciononostante ha mantenuto la leadership della classifica cannonieri con 23 gol, quattro in più di Hubner, il suo concorrente più pericoloso. La difesa bresciana e la più solida, eppure Ferrante conta di interrompere il digiuno che dura da 270'. 11 bomber granata tiene anzitutto alla serie A, ma centrare la doppietta - aggiungendo alla promozione il suo primo titolo di cannoniere, sia pure in serie B - sarebbe il massimo. E il faccia a faccia con il bresciano Hubner domenica sarà uno stimolo in più. Durante la partitella il difensore entra duro sul bomber che reagisce: manate in faccia, accuse e insulti davanti ai tifosi *rmk Due entrate di Minotti hanno acceso gli animi al Toro causando la temporanea interruzione della partitella a Orbassano
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