Sei personaggi in cerca d'uscita da un incubo

Sei personaggi in cerca d'uscita da un incubo Esce l'horror «Cube» Sei personaggi in cerca d'uscita da un incubo HORROR geometrico, coreografie della paura: in «Cube» (cubo) di Vincenzo Natali (nato a Detroit, cresciuto, istruito e abitante in Canada) sei personaggi in cerca d'uscita, tra loro estranei, si ritrovano prigionieri d'un labirinto costituito da stanze cubiche identiche e simmetriche di quattro metri per quattro, intrappolati in una minacciosa monotonia simile alla vita d'ognigiorno. Non sanno dove sono, perché sono lì, come uscirne. Non riconoscono se stessi: un poliziotto, un architetto, una geniale studentessa di matematica, un malato di autismo... A volte si sente un rombo, e una stanza si mette a tremare. A volte si sospetta che una stanza quadrata, un cubo, possa diventare un assassino. Tutte le vie di fuga sembrano impraticabili. I sei personaggi, furenti ed esasperati per la detenzione, s'incanagliscono, di scagliano contro il più debole, litigano, lasciano affiorare i lati peggiori della personalità di ciascuno, diventano nemici uno all'altro; il cubo si trasforma in incubo, eppure se i sei non impareranno ad agire insieme moriranno nella frappo la mortale tesa da chissà chi. Si capisce che il regista intende fornire una propria analisi della natura umana, dell'esplodere del le pulsioni peggiori nelle situazioni di tensione, della tendenza ad aggredirsi gli uni con gli altri quando più sarebbero necessarie la solidarietà e l'unione, della necessità della collaborazione per salvarsi e sopravvivere; si capisce che i nemici ignoti, la misteriosa forza che ha imprigionato i sei personaggi, rappresentano tutte le difficoltà a 1 pericoli che l'esistenza riserva. Girato con pochi soldi in meno di un mese, in un unico ambiente, con attori giovani poco noti, con effetti e immagini al computer molto efficaci, presentato a numerosi festival (Berlino, Sundance, Messico, Toronto), il film è forse troppo caricato di simboli e metafore, ma rispecchia bene il senso di soffocamento dell'angustia e del pericolo quotidiani ed è nel suo genere pure divertente. Itti CUBE di Vincenzo Natali con Nicole de Boer, Nicky Guadagni David Hewlett, Wayne Robson Horror; Canada, 1998 Ai cinema Adua, Eliseo di Torino Brera, Ducale, Pllnlus di Milano Antaros, Barberini, Galaxy Roxy, Trlanon e Warner Vlllage di Roma

Luoghi citati: Berlino, Canada, Detroit, Messico, Milano, Roma, Torino, Toronto