Exxon-Mobil, «sì» alla fusione E' il numero uno del petrolio

Exxon-Mobil, «sì» alla fusione E' il numero uno del petrolio MAXIACCORDI 1 Vìa libera degli azionisti, avrà il 26% del mercato Exxon-Mobil, «sì» alla fusione E' il numero uno del petrolio DALLAS Via libera dagli azionisti alla mega fusione nel settore petrolifero tra la Exxon e la Mobil. La fusione annunciata nel dicembre scorso sarà la più grande nella storia delle Merger (per un valore calcolato intorno agli 82,2 miliardi di dollari, circa 148 mila miliardi di lire) e darà vita ad una nuova Company, la Exxon Mobil Corporation, il primo colosso petrolifero al mondo. Exxon Mobil, capitalizzato per 244 miliardi di dollari, avrà il 26,2% del mercato, davanti a Royal Dutch Shell (18,6%), Bp-Amoco-Arco (15%), Texaco-Chevron (11,7% se le trattative verranno concluse), Total-Fina (6,7), Elf Aquitanie (6,3%), Eni (5,3%). Le due società, una volta unite, erano state separate nel 1911, quando il governo americano aveva obbligato l'im¬ prenditore John Rockefeller a dividere il suo impero, la Standard Oil. Lee Raymond, Chief execu tive officer di Exxon, parlando all'assemblea dei soci, ha affermato che ancora non è sta to definito come saranno loca lizzati i tagli ai dipendenti per 9 mila unità. Non è detto che gli esuberi vengano individuati equa mente tra Mobil ed Exxon che complessivamente contano un organico di 120 mila dipendenti. Raymond ha aggiunto rispondendo ad un azionista che l'ammontare degli esuberi e gli impianti dove saranno lo calizzati verranno definiti nell'ambito del piano indù striale che sarà presto messo a punto. Sulla base dell'accordo per la fusione raggiunto nel di cembre scorso il risparmio sui costi veniva valutato a circa 1,8 miliardi di dollari, [r. e. s.l

Persone citate: John Rockefeller, Lee Raymond, Merger

Luoghi citati: Dallas