Addio maschio, il futuro sarà donna di Daniela Daniele

Addio maschio, il futuro sarà donna I ricercatori: tutto merito del cervello, più elastico e superiore a quello dell'uomo Addio maschio, il futuro sarà donna Dominio nel lavoro e a casa Daniela Daniele ROMA Cari compagni di vita, rassegnatevi: la forza di un cervello non si misura a peso o a volume. E, a sentire gli esperti (tutti maschi), nel prossimo millennio se ne accorgerà il mondo intero. A dominare, in ogni campo, saranno le donne. Perchè? Il loro cervello è più adattabile, ha una struttura più elastica e un maggior equilibrio tra i due emisferi. A queste conclusioni è giunta una serie di studi, durati diversi anni, realizzati dalle cattedre di psichiatria di quattro università italiane: a Roma (La Sapienza), Napoli (Federico II) Genova e L Aquila. Nel «pacchetto» anche una sensibile analisi di Romolo Rossi (Genova) sulla figura del transessuale, ovvero quando la natura sbaglia e in un corpo di un sesso si trova a vivere un'anima di quello opposto. In principio furono i muscoli, ricorda Paolo Pancheri (La Sapienza), e con la forza fisica si determinarono gli anni del predominio maschile. Poi, la rivoluzione tecnologica. Ai muscoli subentrarono le macchine. E fu l'inizio della fine. Le macchine non avevano più bisogno di muscoli e, soprattutto, potevano essere usate «anche» dalle donne. «Solo la prova che, con il de- clino dell'importanza del muscolo, il cervello maschile potesse avere una superiorità biologica su quello femminile - spiega Pancheri - poteva perpetuare il dominio del maschio. La ricerca di questa prova, quando già s'insinuava il panico, fu affidata alla Scienza». Errore madornale. La Scienza, infatti, ha sì dimostrato che i cervelli sono diversi, ma... con un margine di vantaggio che Pancheri definisce «sconcertante» a favore del cervello femminile. Qualche dato per il suo identikit: comunicazione più rapida e completa tra emisfero destro e sinistro con il risultato di produrre una migliore integrazione tra pensiero ed emotività, maggiore capacità di intuizione dei processi globali e dei problemi, minor rigidità. Altre caratteristiche fisiche permettono, inoltre, una migliore pianificazione del comportamento e una più completa valutazione critica delle procedure per raggiungere uno scopo. Non basta: migliori capacità di adattamento e di sopravvivenza. Ma le qualità del cervello femminile non finiscono qui. Vanno dalla scelta inconsapevole del partner migliore per il bene della specie, alla liberazione di particolari sostanze durante il parto e l'allattamento in grado di intessere un profondo legame biologico con il nuovo nato, a tutto vantaggio della sopravvivenza dell umanità. Cambiano anche i disturbi dell'umore, come spiega Giovanni Muscettola (Università Federico II di Napoli). «Nel tempo - osserva - è ipotizzabile un diverso ruolo della donna nella società e questo potrà contribuire a far ridurre le differenze tra i disturbi depressivi nei due sessi. Insomma, si arriverà a una reale parità nel numero di disturbi che, oggi, sono più frequenti nelle donne. La donna starà meglio». Femmine e maschi, un tempo imprigionati in ruoli rigidi, stanno forse, a poco a poco, confluendo le une negli altri, nell'emblematica figura dell'androgino? Gli esperti prevedono un uomo e una donna nuovi. «Ci sarà il superamento dei due stereotipi - dice Massimo Casacchia (Università de L'Aquila) - e cioè la nascita dell interezza». Il rischio: la donna, più intelligente, più sensibile, potrebbe far prevalere le sue caratteristiche e il maschio potrebbe arroccarsi sulla propria mascolinità. La soluzione? Lasciare spazio alla componente femminile nei maschi e a quella maschile nelle femmine, per non tornare a farsi la guerra. Magari a ruoli invertiti. Secondo un gruppo di scienziati italiani nel nuovo millennio la donna dominerà l'uomo

Persone citate: Federico Ii, Giovanni Muscettola, Massimo Casacchia, Pancheri, Paolo Pancheri, Romolo Rossi

Luoghi citati: Genova, L Aquila, L'aquila, Napoli, Roma