MANCHESTER Coppa, una finale choc Bayern ko in 2 minuti di Roberto Beccantini
MANCHESTER Coppa, una finale choc Bayern ko in 2 minuti Champions League: Barcellona ha incoronato gli inglesi MANCHESTER Coppa, una finale choc Bayern ko in 2 minuti Roberto Beccantini inviato a BARCELLONA Non chiedeteci perché, agli sgoccioli degli sgoccioli, la storia ha cambiato sentieri, maglie, bandiera. Il Manchester United sfila l'ultima Champions League del millennio dalle bisacce del Bayern nel modo più crudele. Basler lo aveva sorpreso dopo cinque minuti, Alex Ferguson aveva sbagliato formazione, i tedeschi avevano colto un palo con Scholl e una traversa con Jancker. Al 91', stavano ancora vincendo con pieno merito. Poi, è successo di tutto. Sdoganati dalla panchina, Sheringham e Solskjaer hanno addomesticato due mischie paurose, accese dai fiammiferi di Beckham, e forzato il destino, violentato la partita, molto cavalleresca e ben diretta dall'arbitro italiano Collina. Non è stato un furto. E' stato un miracolo. E' il 5', quando Johnsen abbatte Jancker al limite dell'area e Basler trasforma la punizione con quel suo destro che è pennello e scalpello: un velo di Babbei e una barriera disposta alla carlona confondono Schmeichel, non così reattivo come le esigenze gli avrebbero imposto. Di italiano, al Camp Nou, non c'è soltanto Collina. Al Bayern ha tenuto bottega Trap, e si vede. Kuffour su Yorke, Linke su Cole, ma anche un libero, Matthaeus, capace di di aggiungersi al centrocampo. Lungo le fasce, le coppie Babbel-Basler e Tarnat-Zickler non tollerano intrusioni. Non è il solito Manchester. Le assenze di Keane e Scholes sono gravi di per sé, non c'era bisogno che Ferguson ci mettesse del suo, spostando Giggs da sinistra a destra e Beckham da destra al centro, con Blomqvist all'ala. Beckham è l'unica sorgente di gioco: Jeremies lo aspetta al varco, sprigionando un pressing furibondo. Effenberg e Butt si guardano negli occhi, promettendosi chissà cosa. Jancker, lui, è un camion che costringe Stam e Johnsen a spericolate acrobazie per scongiurare il rischio di esiziali tamponamenti. Gary Neville e Irwin si affacciano poco, disturbati come sono da Zickler e Basler. La reazione degli inglesi è sterile: un pugno di angoli, qualche mischia, un paio di uscite di Kahn. Il Bayern non insegue l'epi- ca: bada al sodo, si chiude a chiave e, appena può, si sporge dalle feritoie. Lealtà superba, in campo e fuori. Si viaggia sempre di gran carriera, anche nella ripresa. Lo spettacolo è tutto nel palpitante groviglio di fili elettrici che le squadre si passano di mano in mano. Brivido al 10': da Giggs a Blomqvist che, in spaccata, alza sopra la traversa. Basler ci prova da settanta metri: applausi. Smarcare un uomo, è impresa titanica. Non c'è parabola che, per ora, sfugga ai radar tedeschi. Al 22', finalmente, Ferguson dà un segno di vita: richiama Blomqvist, oscurato da Babbei, e sguinzaglia Sheringham. Giggs va fisso a sinistra. Kuf¬ four e Linke si palleggiano Cole e Sheringham: a Yorke provvedono, a turno, Jeremies e Tarnat. Entra Scholl, esce Zickler, sfinito. In contropiede, Jancker imbecca Effenberg, la cui palombella è smanacciata da Schmeichel. Smontato il 44-2 d'ordinanza, ecco il 4-3-3 della disperazione: il Manchester spara le ultime cartucce. Il finale è splendido: palo di Scholl, sugli sviluppi di una devastante incursione di Basler, testa di Sheringham e tuffo di Kahn, gran botta di Scholl e replica, perentoria, di Schmeichel, angolo di Basler, traversa di Jancker. Nel frattempo, Fink aveva avvicendato Matthaeus, e Solskjaer sostituito Cole. Ancora Sheringham, ancora Kahn. Poi Yorke svirgola da due passi. Salihamidzic rileva Basler: mai staffetta fu più improvvida. La partita si sceglie un altro padrone quando sembra finita: al 91'e al 93'. Due angoli di Beckham, due gol del Manchester. Sul primo, con Schmeichel all'arrembaggio, Giggs tira e Sheringham, in agguato, azzecca il pertugio. Sul secondo, Sheringham fa da sponda, Solskjaer allunga la zampa e firma il prodigio. Pura follia. I tedeschi sono riversi sul prato, stecchiti. Sull'orlo del burrone, più di là che di qua, il Manchester United non soltanto succede al Real Madrid sul podio europeo, ma completa, addirittura, il grande slam: scudetto, coppa nazionale, Champions League. Come 31 anni fa, quando si aggiudicò la prima Coppa Campioni, non può essere stato che Matt Busby: allora dalla panchina, questa volta da una nuvola. Basler in gol dopo soli 5' di gioco Poi Sheringham e Solskjaer hanno capovolto l'esito della grande sfida I britannici bissano il successo del 1968 e colgono il grande slam dopo essersi aggiudicati scudetto e coppa nazionale Solskjaer festeggiato dai compagni dopo aver segnato al terzo minuto di recupero il gol che è valso il sorpasso del Manchester United sul Bayern Monaco MANCHESTER Uj BAYERN M. Arbitro: COLLINA (Ita) 7 Rati: p.t: 5' Basler. st. 46' Sheringham. 48' Solskjaer. Ammonito: Eflenberg Spettatori: 90.000
Luoghi citati: Barcellona, Madrid, Manchester
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