A Spoleto Dario Fo è San Francesco

A Spoleto Dario Fo è San Francesco La quarantaduesima edizione del Festival dei Due Mondi al via il 19 giugno A Spoleto Dario Fo è San Francesco In cartellone anche «Guerra e pace» nell'edizione integrale di cinque ore Ernesto Baldo ROMA Il Festival di Spoleto, giunto alla 42/a edizione, sta diventando sempre piti la manifestazione della famiglia Menotti. D'altra parte la difficoltà dei rapporti con le autorità di Spoleto, con cui sembra esserci una rottura pressoché definitiva, è evidente. «11 problema - ripete Giancarlo Menotti - è solo quello della proprietà del festival che ho creato io, ed e mio. Adesso, comunque, nella Fondazione che lo affianca sono entrali a far parte anche Cesare Romiti e l'ambasciatore Umberto Vattani». Nessun rappresentante del Comune umbro era ieri a Roma per la presentazione! del «Menotti Spoleto Festival», che da pochi giorni il maestro-patron Ita inesso nelle mani del figlio adottivo Francis, affidandogli, dopo quello di presidente, anello l'incarico di direttore artistico. Dopo i 70 mila spettatori paganti dell'edizione '98, il Festival di quest'anno durerà una settimana di più (19 giugno-11 luglio) <! si caratterizzerà come un omaggio alla cultura russa. Il concerto inaugurale sarà un evento cinematografico e musicale che consentirà al pubblico di ascoltare la musica di «Aleksandr Nevskij», composta da Sergej l'rokofiev, e di vedere sulla piazza del duomo le immagini restaurate dell'omonimo film di Sergei Ejzenstejn ( 1938), sulla riscossa militare del popolo russo guidato dal principe Nevskij. Gli spettacoli clou della rassegna '99 sono due: il primo ha per protagonisti cavalli e uomini («Eclipse» di Zingaro in esclusiva per l'Italia) e l'altro è l'unica opera in cartellone. Si tratta della monumentale opera di Sergej l'rokofiev, «Guerra e pace», che dopo quarantanni di ripensamenti Giancarlo Me- notti ha deciso di mettere in scena nell'allestimento integrale mai proposto prima d'ora in Italia. La rappresentazione dell'opera ispirata dal romanzo di Tolstoj (direttore il maestro Richard Hickox) prevede nei suoi 13 cambiamenti di scena il coinvolgimento di 62 voci sdiste, un centinaio di comparse, la partecipazione dell'orchestra sinfonica e del coro russo di Stato. A Spoleto «Guerra e pace» avrà la durata di cinque ore abbondanti compreso un intervallo per la cena. Per la serata del 7 luglio, giorno dell'88° compleanno del maestro Menotti, è previsto un concerto «omaggio a Puskin» con un programma rigorosamente russo diretto dal maestro Alberto Maria Giuri. Per la danza, si segnala l'esordio europeo della compa gnia giapponese «K. Ballet» guidata da Tetsuya Kumakawa, definito dalla critica americana il Nureyev d'Oriente. Sul fronte della prosa la novità più attesa è rappresentata dai «Fioretti apocrifi di San Francesco» con Dario Fo nei panni di Francesco e Franca Rame nelle vesti di Santa Chiara. Di questo spettacolo anche Francis Menotti ammette di saperne poco: «L'idea è quella di sottolineare l'aspetto del "poverello d'Assisi" uomo e non santo. Dario Fo ci lavora da anni, ma il testo nessuno l'ha letto». Una novità rispetto alle passate edizioni è quella delle repliche: che saranno numerosissime per quasi tutti gli spettacoli. Ma tra i Menotti e il Comune umbro è rottura completa Dario Fo e Franca Rame. Nella foto a sinistra Giancarlo Menotti, fondatore del Festival di Spoleto

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