Oltre il portone, i segreti di Roma

Oltre il portone, i segreti di Roma Oltre il portone, i segreti di Roma / cortili dei palazzi si spalancano al pubblico Vìsite gratuite, mostre d'arte e concerti. E i rampolli di sangue blu faranno da guide Maria Corbl ROMA Invito a corte. O meglio: in cortile. I nobili romani aprono sabato e domenica i loro palazzi e chi vorrà potrà visitare i magnifici chiostri, le gallerie, i porticati, i piazzali. Non si pagherà alcun biglietto. A coprire le spese per la sicurezza (ed evitare così murales metropolitani sul travertino) ci ha pensato la Banca di Roma. Un'iniziativa che compie cinque anni e che l'Associazione nazionale delle dimore storiche ripeterà in molte città d'Italia. L'ingresso ai cortili, sabato e domenica, è consentito dalle 10 alle 19 e saranno a disposizione quattro itinerari di visite guidate. Non sarà possibile però accedere ai piani «alti» che le famiglie patrizie ancorano abitano o che hanno affittato. Ma chi varcherà gli storici portoni oltre alla visita troverà una mostra d'arte. E in qualche serata un concerto. Sabato sera le note di Mozart, Vivaldi e Albinoni risuoneranno nelle sale di Palazzo della Valle. Ed è in questo palazzo che per la prima volta, nel sedicesimo secolo, si è messo in pratica il concetto di cortile-museo con l'esposizione della collezione di statue antiche dei Della Valle, famiglia originaria della Spagna. Su questo esempio durante il prossimo weekend ci saranno nei cortili esposizioni di pittura di giovani artisti. Molti di loro sono gli eredi dei palazzi di famiglia. Tra questi Inocenzo Odescalchi, Giovanni Falconieri di Carpegna, Roberto Ruspoli, Giovanni Sacchetti. Ma chi varcherà gli antichi portoni potrà conoscere anche altri eredi di casate illustri. Rampolli di «sangue blu» fanno parte dei volontari dell'Associazione dimore storiche e saranno a disposizione per spiegare ai visitatori le particolarità architettoniche, ma anche qualche storia «privata» e sconosciuta delle loro famiglie. Molti proprietari di questi gioielli dell' architettura antica vorrebbero far partecipare la gente anche alla bellezza degli appartamenti. «Ma i costi e i rischi sono troppo alti», spiega il presidente della sezione Lazio dell'Associazione dimore storiche, Novello Cavazza. «Per il futuro sarebbe bello sensibilizzare le autorità su questo progetto, perchè più palazzi sono aperti maggiore è la soddisfazione dei turisti». Cavazza ammette che a Roma c'è stato un cambiamento nella sensibilità del Comune verso questi problemi. Cambiamento che ha portato alla copertura da parte dell'amministrazione cittadina del 25 per cento delle spese per chi ha voluto rifare la facciata dei palazzi. Permettere un tour completo dei palazzi, dalle cantine alle soffitte, sarebbe sicuramente un successo. Come in Inghilterra, dove la nobiltà apre i castelli al pubblico per permettersi la manutenzione delle proprietà. E quello dei costi di queste dimore avite è un problema comune di chi ha la fortuna di possederle. In Italia, fino a due anni fa, era possibile dedurre le spese di restauro dei palazzi dalle tasse. Oggi le cose sono cambiate e i proprietari di questo immenso patrimonio culturale se ne lamentano. «Prima con la possibilità di dedurre le fatture dei lavori dalle tasse - dice la principessa Orietta Massimo Lancellotti - lo Stato poteva controllare bene quello che veniva fatto e noi avevamo un vantaggio fiscale. Mantenere questi palazzi costa molto. Qual¬ siasi lavoro è più costoso che in una qualsiasi altra casa. Noi, ad esempio, abbiamo rifatto l'impianto elettrico a norma ed è costato più di 100 milioni. Quando si deve bucare un travertimo antico o far passare dei fili dove ci sono degli arazzi i costi lievitano». Adesso per chi ha ereditato un bene vincolato dalle Belle Arti è rimasto solo il vantaggio di non pagare la tassa di successione. Un beneficio concesso anche per la difficoltà di una stima del valore di questi immobili. I proprietari: «In futuro vorremmo aprire ai turisti anche i piani alti» Il cortile di Palazzo Baldassini e una panoramica di Roma L'Associazione nazionale delle dimore storiche progetta di ripetere l'iniziativa in altre città

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Lazio, Roma, Spagna