Si al Finanziamento
Si al Finanziamento Si al Finanziamento La Camera vara la legge Polemici Pannella eAn ROMA La Camera ha definitivamente approvato la legge sul finanziamento pubblico dei partiti con 279 voti favorevoli e 130 contrari. A favore della legge hanno votato Ds, Lega, Prc, Sdi, Udeur, Ri, Pdci. Contro si sono espressi Polo, i Democratici e due esponenti ilei Patto Segni, Taradasli e Calderisi. Contro anche il verde Pecoraro Scanio. Per ciascuna campagna elettorale è (issato un rimborso pari a 4.000 lire per ogni elettore. Solo por le europee del 13 giugno il rimborso sarà di 3.400 lire. Una cifra che in totale si aggira intorno ai 160 miliardi, divisi tra i partiti in proporzione ai voti ottenuti e che potranno essere chiesti il giorno dopo la pubblicazione sulla G.U., senza necessità di attendere i soliti 15 giorni. Impazzano intanto le polemiche tra i paniti. «L'approvazione della legge - dice Publio Fiori di An - è in contrasto con la volontà degli italiani espressa con il referendum. Si verifica per la prima volta nella storia repubblicana una contrapposizione radicale tra il Parlamento e la società civile, in violazione del principio della sovranità popolare della Costituzione. Siamo quindi in presenza di un clamoroso conflitto di attribuzioni tra poteri dello stato. Per questo An annuncia che .solleverà tale conflitto davanti alla Corte Costituzionale e promuoverà un nuovo referendum abrogativo depositando dopodomani in Cassazione il nuovo quesito». «Continuare la campagna contro il finanziamento pubblico alla politica - controbatte il socialista Boselli - ò la manifestazione di una grande ipocrisia. Si continua a dire agli italiani chi; il mondo della politica vive d'aria. E' comprensibile die questo lo dica chi ha alle spalle fortune personali, ma si deve pur far sapere agli italiani che l'alternativa è il rischio di un ritorno al sistema del finanziamento illegale». «Mi auguro - dice il cossuttiano Grimaldi - che i vecchi e i nuovi demagoghi vengano sconfitti. Lasciare il finanziamento della politica alla liberalità dei privati, alla generosità dei poteri economici, così come nel Polo e purtroppo non solo nel l'olo si vorrebbe, significherebbe ripiombare il paese agli anni d'oro del giolittismo, alla politica l'atta dai notabili per i notabili. Finalmente col voto di oggi si chiude una vicenda che ha visto da più parti un surplus di populismo e demagogia». Per il verde Pecoraro Scanio la legge «sarà un boomerang perchè l'esito del referendum prowederà ad annullarla. Occoire riformare le attuali procedure ed inserire i meccanismi della volontarietà e del sostegno ai servizi». Beppe Pisano, capogruppo di forza italia, spiega che l'atteggiamento dei berlusconiani è favorevole solo al rimborso elettorale o «netta mente contrario al finanziamento pubblico dei partiti in quanto tali. Un eventuale referendum abrogativo non sarebbe un rimedio, perché si dovrebbe comunque fare una nuova legge». Mentre il cossighiano Rebuffa parla di «normativa regressiva, già bocciata più volte dagli italiani. Per risolvere il problema dei costi della politica, il Parlamento non ha scelto la via pili lineare, la via delle democrazie mature, vale a dire la liberalizzazione del finanziamento privato ai partiti Ma ha scelto di continuare sulla strada dell'ipocrisia». Infine, Pannella lamenta che «si è scritta una nuova pagina ignobile, senza precedenti. Le cifre di questa ennesima rapina sono vergognose. L'esecuzione vedi? Alleanza nazionali-, con Elefante annesso, come principale responsabile. Ritirando lutti gli emendamenti del Polo e contemporaneamente annunciando un referendum clic comunque An sa benissimo sarebbe stato convocato, come al solito, da noi radicali, dalla Lista Bonino, per il prossimo anno, si aggiunge un'operazione truffaldina all'altra Si lucra il bottino e si cerca di convincere i cittadini che non si ò fra i rapinatori, ma fra le vittime, assieme a loro». Ir. i.)
Luoghi citati: Roma
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