«Kennedy ucciso dal Padrino» di Franco Pantarelli

«Kennedy ucciso dal Padrino» Il killer non fu Lee Oswald ma un sicario di Cosa Nostra, Johnny Roselli «Kennedy ucciso dal Padrino» Chicago, l'ultima verità nel libro di un boss Franco Pantarelli NEW YORK John Kennedy fu ucciso dal mafioso di Chicago Johnny Roselli su ordine del capomafia Sam Giancana. Lo dice un altro mafioso, Bill Bonanno, nel suo nuovo libro che sta per uscire «Bound by Honor. A Mafioso's Story». La teoria della cospirazione per uccidere il Presidente della nuova frontiera non è nuova, naturalmente. Nel corso degli anni è stata sostenuta da tanti, in contrapposizione con la teoria - rimasta quella ufficiale - che quel giorno del novembre 1963 a Dallas Lee Harvey Oswald agì da solo. Ma la novità questa volta è che l'affermazione viene da uno che sostiene di avere sentito il racconto dallo stesso autore del delitto, quando erano insieme in prigione. «Eravamo seduti nel cortile di una prigione federale e lui mi ha raccontato la sua storia», dice Bonanno. Roselli era ancora arrabbiato perché dopo l'as- sassinio lui e i suoi complici non trovarono nel posto prestabilito l'automobile che doveva portarli immediatamente lontani da Dallas e rischiarono di essere presi. Riuscirono comunque a farla franca perché tutti si erano concentrati su Oswald e qualche tempo dopo Rosei li aveva sotterrato il fucile che aveva usato in un posto vicino a New York rimasto sconosciuto. Non porta prove, Bonanno, a sostegno di quanto scrive, né a quanto pare ne portò Roselli quando gli raccontò la storia. Ma lui ci crede perché «conoscevo la persona, sapevo chi era e sapevo che tipo di rapporto aveva con me e con l'altra gente che era in quella prigione. Non ci sono dubbi nella mia mente che quell'uomo fece ciò che disse di avere fatto». Insomma siccome Roselli era un uomo «d'onore», Bonanno gli crede. Anche sull'assassinio di Robert Kennedy Bonanno ha qualcosa da dire, anche se non è chiaro se si tratta di informazioni concrete o di una «logica deduzione». Il libro di Bonanno comincia con le parole «La gente del mio mondo di solito non scrive autobiografie», ma lui si sente tranquillo perché siccome non punta il dito contro nessuno, visto che sia Roselli che Giancana sono morti, il codice del silenzio di fatto non è violato. John Kennedy, assassinato nel 1963

Luoghi citati: Chicago, Dallas, Mafioso's Story, New York