Tronchetti blinda Pirellina e lascia Comit di ZeniLeopoldo Pirelli

Tronchetti blinda Pirellina e lascia Comit Il patto di sindacato sale al 60,7%. Cresciute le quote dei Provera e di Massimo Moratti Tronchetti blinda Pirellina e lascia Comit Mentre un lungo applauso saluta l'uscita di Leopoldo Armando Zeni MILANO L'ultima volta di Leopoldo dopo cinquantanni in Pirelli. Un addio programmato che coincido, in giorni di voci su presunti dissensi con Mediobanca, in due eventi apparentemente opposti: la blindatura della Pirelhna, in accordo con Mediobanca, con un aumento della quota in mano al patto di sindacato (dove Mediobanca ha l'I 1,71% e Cainfin U16,68%) e l'uscita di Pirelli dal capitale Comit, banca del gruppo da sempre, che sembra invece segnare un distacco da via Filodrammatici. «Abbiamo ceduto U nostro 0,99% in Comit sul mercato», conferma Marco Tronchetti Provera, valore dell'operazione: 247 miliardi, plusvalenza di oltre 100 miliardi di cui 86 sono andati a coprire il disavanzo di fusione tra Pirellina e Sip. Cessione forse inevitabile dopo la creazione del patto in Comit tra Mediobanca, Generali e Commerzbank da cui Pirelli è stata esclusa. «Mediobanca era perfettamente al corrente dell'operazione», cerca di tamponare ogni polemica Tronchetti che addirittura aggiunge: «Resta il nostro interesse per Comit, contiamo di tornare a essere azionisti». Sarà. Ma intanto, mentre Diego Della Valle, consigliere di Comit, non considera «preoccupante» l'uscita dal capitale di Pirelli e richiede un cda della banca per discutere delle alleanze prima dall'assemblea del 19 giugno che ha all'ordine del giorno la sostituzione del consiglio, l'uomo di Pirelli in Comit, Vincenzo Sozzarti, contrario (come Della Valle) al matrimonio con Banca di Roma e favorevole a quello con U nicredit, esclude di restaro nel cda di Piazza Scala: «Ritengo proprio di no, vedremo». Ognuno per la propria strada, o così pare. E intanto, come promesso (tre anni fa), dalla Pirellina se ne è andato Leopoldo insieme all'«amico» Sozzasi, entrambi sostituiti da due nuovi soci accomandatari, Carlo Alessandro Puri Negri e Carlo Buoni. Lo si sapeva. Eppure quando alle cinque e mezzo di sera l'assemblea della Pirelli 6- C. tutta in piedi applaude la nomina a presidente onorario, anche l'ingegner Leopoldo abituato a nascondere le emozioni dietro d fumo dell'immancabile sigaretta si commuove pensando, dice, che prima di lui presidente onorario era stato suo padre. Fine dell'era Leopoldo: «11 mondo si sta evolvendo in modo molto più rapido che nel passato confessa -, forse l'evoluzione potrebbe definirei rivoluzione continua, l'anziano la può seguire ma ci vuole un giovane per cavalcarla». E passaggio di testimone a Tronchetti Provera: «11 leader, il numero uno, molto intelligente, ha intuito, ha comando di uomini ad'ir.terno e senso delle relazioni all'esterno dell'azienda». Parole d'affetto invece per Alberto, figlio silenzioso che papà Leopoldo stima («Ha alto senso del dovere, grandi capacità di lavoro, attaccamento al nome») e che ama stare in seconda fila: «Una bella copia, Marco e Alberto, che non avrà problemi anche perché Alberto riconosce la leadeship di Marco». Applaude l'assemblea. Ma intanto, a tener banco, dopo l'uscita dalla Comit, è lo stato dell'arte tra Pirelli e Mediobanca. «Non c'è alcuna scalata, il patto di sindacato è stabile», aveva detto due giorni fa Tronchetti smentendo le mille voci di Borsa che avevano individuato proprio in Mediobanca d capofila del possibile attacco. E ieri, mentre in Borsa Pirellina perdeva il 4,80% dopo giorni di boom, alle parole sono seguite i fatti. Fatti pesanti che equivalgono a una blindatura o quasi di Pirellina: d patto di sindacato (che scadrà nella primavera del 2001) è salito dal 55,79% del capitale al 60,61% e a crescere sono stati la Camfìu dei Tronchetti (dal 13,87 al 16,68%) e l'amico, compagno di tifo interista, Massimo Moratti che al patto ha apportato l'I,37%. Leopoldo Pirelli 1 Marco Tronchetti Provera

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