Diplomazia

Diplomazia Diplomazia Mosca tenta l'asse con Cina e India mosca In attesa dell'arrivo del vice-segretario di stato Uso, Strobe Talbott, e del presidente finlandese Martti Ahtisaari, Mosca mette in cantiere altre mosse «asiatiche». Dopo l'annuncio della visita che Ivanov compirà in Cina, ieri si è saputo che il ministro degli Esteri sarà in India dall' 1 al 3 giugno per discutere la crisi dei Balcani. 11 Cremlino intende dunque coinvolgere anche l'India, dopo avere verificato che Nuova Delhi ha un punto di vista che «coincide con quello di Russia e Cina». Così aveva detto l'altro ieri il ministro degli Esteri indiano Singh, in visita a Mosca. Aggiungendo che il suo Paese intende muoversi lungo due coordinate fondamentali: la prima secondo cui «il conflitto nel Kosovo non è soltanto un problema dei Balcani, ma è un problema mondiale». La seconda che indica nelle Nazioni Unite «un pilastro fondamentale del diritto internazionale». Ogni giorno che passa e ogni bomba che cade, il «triangolo asiatico» Mosca-Pechino-Nuova Delhi diventa sempre più visibile. Ieri Ivanov ha anticipato che Mosca darà il «pieno appoggio» all'ingresso dell'India nel Consiglio di Sicurezza, in qualità di membro permanente, «non appena verrà presa la decisione del suo allargamento» nel quadro della riforma delle Nazioni Unite. Non è una novità in assoluto, perché si sapeva che la Russia sarebbe stata favorevole. Ma lo è il tono molto caloroso con cui Mosca annuncia la sua decisione e la collega alla crisi jugoslava, (g. e]

Persone citate: Ivanov, Martti Ahtisaari, Singh, Strobe Talbott