La polizza «bonus malus» per le moto dal 1° giugno

La polizza «bonus malus» per le moto dal 1° giugno Dal 1° settembre verrà estesa ai motorini La polizza «bonus malus» per le moto dal 1° giugno IIpremio sarà ritoccato ogni anno Dovrebbe porre un limite alle frodi ROMA Arriva anche per le moto la polizza assicurativa «bonus-malus». Dal 1° giugno le imprese di assicurazione sono obbligate a stipulare, anche per i mezzi a due ruote «targati», polizze che premiano i centauri più disciplinati e penalizzano quei guidatori spericolati che mettono a repentaglio la sicurezza stradale. Dal 1° settembre, invece, l'obbligo sarà esteso anche ai motorini (i ciclomotori fino a 50 ce di cilindrata per i quali non esiste l'obbligo del casco). Con l'entrata in vigore del provvedimento, varato daU'Isvap la scorsa estate, le polizze delle moto, alla scadenza annuale, potranno essere ritoccate nel premio applicato, in aumento o in diminuzione, nel caso si siano verificati sinistri oppure in base a clausole di franchigia che prevedano un contributo dell'assicurato al risarcimento del danno. Secondo l'Isvap l'introduzione del bonus-malus per motocicli e ciclomotori, con il coinvolgimento patrimoniale degli assicurati in caso di responsabilità di incidenti, potrà essere un incentivo alla guida più prudente, con effetti sulla riduzione dei sinistri. Così come è accaduto per le auto dopo il '75 quando, con l'introduzione della bonus-malus, la frequenza dei sinistri è immediatamente scesa di 6 punti, passando dal 22,7% al 16,7% (attestandosi poi al 12% attuale). Grazie anche alla probabile riduzione delle frodi, il bonus-malus consentirà di «calmierare» il costo delle polizze delle due ruote che nell'ultimo anno hanno subito pesanti rincari (in media 50%). Aumenti che le stesse compagnie di assicurazione hanno sempre giustificato con l'incremento degli incidenti: dal 1992 al 1997, hanno ripetuto più volte, il costo medio dei sinistri è cresciuto del 35-40% ed il rapporto sinistri a premi ha superato il 130%, con un costo medio lievitato da 1,8 milioni del 1992 a 2,5 milioni del 1996. A provocare l'aumento degli incidenti è stata soprattutto la crescita del numero dei ciclomotori, usati sempre di più per sfuggire al traffico congestionato, ed il non rispetto delle regole. Mediamente, nel '98, per l'assicurazione per la responsabilità civile di un ciclomotore sono state pagate circa 153 mila lire l'anno a Milano contro le oltre 270 mila di Napoli e le 196 mila di Roma. Il costo medio è di 191 mila lire contro le 127 mila del '97.

Luoghi citati: Milano, Napoli, Roma