Sconosciuto al fisco, aveva un museo

Sconosciuto al fisco, aveva un museo Como, scoperto un mercante d'arte. La Finanza individua 1400 nuovi evasori Sconosciuto al fisco, aveva un museo Non ha denunciato 40 miliardi Marco Marcili corrispondente da COMO Un mercante d'arte comasco con clienti in Francia, Stati Uniti e Inghilterra, oltre che nel nostro Paese, è stato denunciato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Como, per aver sottratto al fisco 40 miliardi di lire. La somma, secondo i finanzieri, rappresenterebbe il provento della vendita di numerosi quadri e sculture d'autore e reperti archeologici. L'uomo è fortemente sospettato di aver trattato una tela, di piccole dimensioni, 20X30 cm. di Raffaello. Un ritratto di una giovane donna con, sullo sfondo, un paesaggio agreste. La fotografia del quadro è stata trovata nell'abitazione del mercante d'arte comasco, una lussuosa villa che si specchia sul primo bacino del lago di Como. In base ad una documentazione, allegata alla fotografia, la tela di Raffaello, sarebbe stata periziata dalla Rovai National Gallcry di Londra. Le Fiamme Gialle del Nucleo di polizia tributaria nella villa del comasco, che per il fisco era uno sconosciuto, hanno sequestrato oltre 250 fra quadri, sculture e matorialo archeologico da far invidia ad un museo. Opere d'arte allineate in modo quasi pignolo da trasformare l'abitazione del mercante d'arte, del quale non sono state fornite le generalità, in una interessante galleria. Buona parte dei quadri e soprattutto dei reperti archeologici sono stati trovati in un capiente ca- veau ricavato nel sotterraneo della villa. Gli inquirenti hanno inoltre sequestrato quaderni, agende e documentazione che proverebbe la vendita di quadri, sculture e materiale archeologico negli Stati Uniti, in Francia e in Inghilterra, oltre che nel nostro Paese. Un lungo elenco di nomi e indirizzi sui quali si sono chinati gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Como che hanno allargato l'orizzonto dei loro accertamenti ben oltre i confini nazionali per andare oltre oceano, negli Stati Uniti. Controllando minuziosamente una delle agende sequestrate, i finanzieri hanno accertato che il mercante d'arto aveva trattato e ca¬ talogato anche una tela di Raffaello. Una prima conferma l'hanno avuta trovando l'immagine fotografica del dipinto di Raffaello. L'inchiesta, iniziata nel luglio dello scorso anno e coordinata dal pubblico ministero Massimo Astori, sostituto procuratore della Repubblica di Como, sembra destinata a clamorosi sviluppi, soprattutto per lo notizie attese da Londra, New York e Parigi, dove, ripetiamo, il mercante d'arte comasco risulla aver venduto quadri di grande valore. A questo proposito le Fiamme Gialle comasche hanno accertato che nessuna sovrintendenza italiana aveva rilasciato licenze di esportazione o di importazione tempora¬ nea delle opere d'arte finite all'estero, il mercante d'arte è stato perciò denunciato anche per illecita esportazione di opere d'arte. Tra le tele sequestrate nell'abitazione della villa del comasco ci sono due Renoir, un Caravaggio, un Goya e numerosi Fontana, Morandi, De Pisis e De Chirico. Mentre tra il materiale archeologico rinvenuto nel capiente caveau della villa del mercante d'arte ci sono rarissimi pezzi importati illegalmente dalla Cina e dal Perù. Altri reperti archeologici di epoca romana imperiale provengono da scavi effettuati in Italia pezzi, quindi, di grande interesse archeologico e quindi tutelati da un'apposita legge. Insomma non potevano stare dove sono stati trovati. Dopo il sequestro delle oltre 250 opere d'arte, alcuni periti, stanno accertando se si tratta di pezzi autentici o falsi d'autore. Il dubbio sembra essere soprattutto per le tele di Renoir, Caravaggio e Goya. Altro lavoro per la Finanza che in in questi ultimi 4 mesi ha scovato 1.400 evasori, che avevano nascosto al fisco tutti o quasi tutti i loro redditi per un totale di 2.063 miliardi sottratti alla tassazione. In particolare la Guardia di Finanza ha individuato ben 906 evasori totali, cioè completamente sconosciuti all' erario, e 512 evasori paratotali, che avevano completamente omesso gli obblighi relativi alla presentazione di una o più dichiarazioni fiscali. Uno dei quadri trovati in casa dell'evasore fiscale di Como

Persone citate: Caravaggio, De Chirico, De Pisis, Fontana, Goya, Massimo Astori, Renoir