Ai pescatori dell'Adriatico 60 miliardi di indennizzo
Ai pescatori dell'Adriatico 60 miliardi di indennizzo Ai pescatori dell'Adriatico 60 miliardi di indennizzo ROMA. Sessanta miliardi: è questo l'indennizzo previsto per i pescatori di tutto l'Adriatico, penalizzati nella loro attività dal rilascio in mare delle bombe Nato. Lo ha assicurato ieri il presidente del Consiglio Massimo D'Alema ai rappresentanti della marineria dell'Alto Adriatico, nel corso di un incontro a Palazzo Chigi. Un incontro «sicuramente soddisfacente - hanno commentato i rappresentanti dei pescatori - anche perché, oltre alla disponibilità per un indennizzo, al quale contribuirà anche la Commissione europea, è stato confermato che l'Alto Adriatico non sarà più zona di rilascio di bombe. Inoltre ora è disponibile un elenco dettagliato degli ordigni abbandonati in mare e delle zone interessate». La pesca potrà dunque riprendere «con maggiore sicurezza» anche se, tra le ipotesi vagliate nell'incontro, durato circa un'ora, c'è anche quella di «un fermo bellico» che verrà risarcito. La scelta di fermare la pesca verrà però decisa dall'assemblea dei pescatori: infatti sarà a discrezione dei singoli decidere se proseguire l'attività o fermarsi. Nel corso dell'incontro di ieri il sindaco di Caorle ha chiesto a D'Alema di farsi carico anche del problema del turismo. Gli amministratori veneti ritengono importante che la presidenza del Consiglio realizzi una «campagna informativa» per rassicurare i turisti che non ci sono rischi a fare i bagni nelle zone dell'Alto Adriatico. I partecipanti all'incontro si sono detti soddisfatti soprattutto «per la perfetta conoscenza della situazione» dimostrata da D'Alema e per la certezza che ora «le zone di rilascio sono perfettamente definite» e quindi «la pesca può continuare in sicurezza». Lo bombe rilasciate in Adriatico sono in tutto 143. Nella zona di Chioggia ne sono state individuate 5 su 7. Dopo l'intervento di D'Alema sulla Nato, che «ha ripreso in mano la situazione», hanno detto i rappresentanti dei pescatori, «le zone di rilascio sono state modificate, almeno per quanto riguarda l'Alto Adriatico». Anche il commissario europeo Emma Bonino ha promesso risarcimenti ai pescatori. Parlando a Vicenza, a margine dell'assemblea generale dell'Associazione piccole e medie indu¬ strie, ha detto che l'Unione europea è pronta a concedere il cofinanziamento per i danni patiti dai pescatori italiani in seguito al conflitto dei Balcani a fronte di un chiaro censimento prospettato dal governo italiano. «La percentuale del cofinanziamento - ha spiegato - la stabiliremo. Si potrà fare come abbiamo fatto per la Spagna. Quello che ci serve è un dossier con il numero delle barche e dei pescatori e l'indicazione delle zone che hanno diritto al provvedimento». La Commissione europea è giunta a questa decisione con il parere favorevole del servizio giuridico della Ue. «Attenzione però - ha ammonito Bonino che se l'Italia ci manderà un censimento poco credibile è difficile che possano giungere dei soldi. Il punto quindi è avere un dossier accettabile, che non denunci che in Italia ci sono centinaia di migliaia di pescatori che hanno deciso un fermo pesca di 32 anni. Servono dati credibili, perché il cofinanziamento lo pagano i Paesi membri e se ci presentiamo come una nazione di soli pescatori forse i finlandesi non ci credono», [e. st.)
Persone citate: Bonino, D'alema, Emma Bonino
Luoghi citati: Caorle, Chioggia, Italia, Roma, Spagna, Vicenza
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