Applauso in piedi per la vedova e la figlia
Applauso in piedi per la vedova e la figlia MANIFESTAZIONE ALL'UNIVERSITÀ' «LA SAPIENZA» Applauso in piedi per la vedova e la figlia ROMA. Un lunghissimo e caldo applauso in piedi per Olga e Valentina D'Antona. A tributarlo è l'Aula Magna della «Sapienza», affollata in ogni ordine di posti da professori e sindacalisti, per l'omaggio e l'addio che l'Università di Roma rivolge al suo docente, assassinato dalle Br giovedì scorso in via Salaria. «Sono i professori della Sapienza a pagare più di tutti», dice il Rettore, Giuseppe D'Ascenzo, ricordando Moro e Bachclel. Intorno al dolore silenzioso e dignitoso di Olga e Valentina, presidi e colleghi ricordano l'amico, il discepolo, il maestro. «La nostra serenità si è incrinata, ma ù esplosa la nostra rabbia. Non siamo deboli, non lo saremo mai», scandisce D'Ascenzo, ma aggiunge rivolto alla moglie e alla figlia di D'Antona: «Di fronte a questa tragedia anche il nostro sapere viene meno. Possiamo Solo soffrire insième a voi». Olga Di Serio e Valentina D'Antona - sedute in prima fila accanto al docente fiorentino Roberto Romei, che divideva lo studio con D'Antona - stringono inani e abbracciano gli amici, ma non vogliono, non riescono a parlare. Ci sono anche il presidente della Corte Costituzionale Renato Granata e l'ex Guardasigilli Giuliano Vassalli. Al microfono si succedono Francesco Durante, preside della Facoltà di Scienze Politiche, il direttore del Dipartimento di Teoria dello Stato, nel quale D'Antona insegnava e Renato Scogliamiglio, che fu professore di D'Antona. Si ricorda il giurista e lo studioso, si indugia sul suo carattere, «segnato dalla bontà accompagnata dall'intelligenza, in una felice quanto rara sintesi». E ai colleghi si rompe la voce per i singhiozzi mentre ricordano D'Antona come uomo «granitico» ma «flessibile», rigoroso e morbido, «un maestro naturale da augurare a tutti i giovani».
Luoghi citati: Roma
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