«Basta con i vandali»

«Basta con i vandali» «Basta con i vandali» Treu: nuove regote oppure stop ai viaggi Maria Corbl ROMA «Non sono le Ferrovie dello Stato nell'occhio del ciclone, sono i tifosi che causano il ciclone». Il ministro dei Trasporti Tiziano Treu questa volta è più che arrabbiato. E' da tempo che denuncia il problema dei tifosi sui treni. E qualche tempo fa fece scoppiare un «caso» chiedendo alle società sportive di pagare i danni dei loro tifosi. Ma adesso che i vandali della domenica si sono trasformati in assassini Treu chiede che il ministero dell'Interno si faccia avanti e ha convocato per giovedì una riunione d'urgenza «per affrontare la questione d'ordine pubblico e per vedere di cambiare le regole». «Così - ha detto - non si può andare avanti. Non si possono avere treni di facinorosi che addirittura, come oggi uccidono». Ogni domenica di campionato si contano i feriti e le Ferrovie calcolano i danni, che sono tanti. Dall'inizio dell'anno ad oggi ammontano a 370 milioni a cui bisogna aggiungere un miliardo e ottocentomila di mancati guadagni, ossia di biglietti non pagati. Nel campionato appena terminato sono stati ben 64 mila gli ultra che hanno viaggiato «gratis». Per l'incidente di ieri le Ferrovie stanno ancora calcolando la cifra, ma per capire l'entità del danno basti pensare che una carrozza, del tipo andato distrutto nell'incendio, costa dai 500 ai 600 milioni. Per un finestrino ci. vuole mezzo milione, per un sedile più di trecentomila lire. Superano il milione i water, oggetto che più di ogni altro attrae l'ira del tifoso. L'amministratore delegato delle FS Giancarlo Cimoli ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime e ha condannato «l'inaudita e gratuita violenza che vede i treni e le strutture della società oggetto di gravissimi danneggiamenti». Per capire le cause del rogo e individuare le responsabilità Cimoli, ha disposto l'immediata costituzione di una commissione interna. La soluzione non è facile. Abolire i treni speciali per i tifosi - dall'inizio di quest'anno ne sono stati organizzati 86 per un totale di 309 carrozze - potrebbe avere un effetto boomerang visto che sono stati creati anche per non causare fastidi e guai ai passeggeri delle linee «normali»; E i tifosi-vandali lo sanno bene. E se ne aprofittano. Su questa paura fanno leva per viaggiare dietro la loro squadra quasi sempre gratis. Polizia e Ferroivie chiudono anche tutti e due gli occhi su questi «portoghesi» della domenica Ber evitare guai peggiori. L'altra strada e quella, la chiedono in molti, di aumentare il numero di poliziotti sui treni. Ma, alla polizia, fanno capire che anche questa non è una strada facilmente percorribile. Ogni domenica centinaia di celerini sono impegnati a controllane le tifoserie in viaggio. E aggiungere altre forze, fanno sapere, significherebbe sottrarle ad altri compiti. Senza contare il capitolo costi. □ numero dei celerini presenti sui convogli è deciso in base al numero di tifosi e alla loro «pericolosità» in una riunione a cui, ogni mercoledì di campionato, partecipano Polizia, Lega Calcio e Coni. I dodici poliziotti saliti sul treno Piacenza-Salerno sono stati ritenuti sufficienti. Due di loro sono rimasti feriti. Un problema da affrontare, quello della sicurezza, insieme con la ridefinizione dei compiti della Polfer, la polizia ferroviaria che ha il compito di tutelare i passeggeri. Per vigilare sulle «cose», i vagoni in sosta, le Ferrovie si sono affidate a istituti di vigilanza privati. E proprio sull'argomento dei controlli che sono state presentate diverse interrogazioni parlamentari. Al ministro degli Interni, Rosa Russo Jervolino, il senatore verde Athos De Luca chiede perché su quel convoglio c'erano solo 12 poliziotti. Michele Giardiello dei Ds vuole sapere «quali misure di sicurezza sono state adottare per tutelare l'incolumità dei passeggeri».

Persone citate: Athos De Luca, Giancarlo Cimoli, Michele Giardiello, Polfer, Rosa Russo Jervolino, Tiziano Treu, Treu

Luoghi citati: Piacenza, Roma, Salerno