INTRECCI torinesi

INTRECCI torinesi INTRECCI torinesi Storie quotidiane, coniugali e non, vite tranquille molto torinesi ispirate al decoro e all'autocontrollo, sconvolte da eventi imprevedibili e bizzarri. E' questo il fuo che lega i sette racconti di Roberto Cagli eri, raccolti sotto il titolo del primo, «Solo per una sera» (Firenze, L'Autore Libri, pp. 106, L. 18.000) dove a un uomo in macchina fermo a un semaforo accade di essere avvicinato da una sconosciuta, separata dopo vent'anni di matrimonio, e di ricevere una strana proposta, quella di assumere il ruolo di marito davanti ai colleghi per una cena d'ufficio. Anche a due coniugi che non si sono mai amati per vent'anni può accadere qualcosa di nuovo: basta infatti una buffa espressione della moglie davanti ai fornelli per scatenare una passione nel manto e renderlo ridicolo agli occhi di lei. Continuamente assediata da gentilezze, attenzioni e profferte d'amore, non sopporta la sua metamorfosi sino a decidere di separarsi. In «Il futuro perduto» una gita al mare nell'immediato dopoguerra si trasforma in un viaggio attraverso il tempo con i figli che diventano padri e li scalzano dal posto di guida. In «Superficialità» un uomo che sa di avere ancora pochi mesi di vita vuole chiudere i conti con se stesso e riscattare le umiliazioni subite da un segretario d'università. Un tono cechoviano percorre la scrittura di Caglieri, dove la malinconia è sempre corretta da un lieve sorriso. Massimo Romano

Persone citate: Caglieri, Massimo Romano, Roberto Cagli

Luoghi citati: Firenze