FUMETTI OLTRE IL FUTURO di Guido Tiberga

FUMETTI OLTRE IL FUTURO MÓSTRA FUMETTI OLTRE IL FUTURO Igrandi della fantascienza dal 22 alla Cavallerizza MOEBIUS, ovvero l'anima fantascientifica di Jean Giraud, uno dei più granai maestri del fumetto europeo di tutti i tempi: il disegnatore francese che spazia dal western duro di Blueberry alla fantascienza pura di Arzach, con un paio di «incursioni» multimediali che hanno lasciato il segno nel mondo del cinema, da Jodorowsky a Besson. E poi Hans Rudolf Giger, lo svizzero che dai disegni underground su «Metal Hurlant» è saltato sul grande schermo con la saga di Alien, il prototipo del fantahorror americano. E poi Ekki Bilal, nato a Belgrado quando la Serbia non era ancora un bersaglio, ma parigino fin dalle elementari, il fumettista che qualche anno fa è stato premiato come miglior narratore di Francia. «Narratore» senza limiti e confini, romanzieri compresi, per la trilogia comincata nell'80 con «La foire des immortales» e conclusa dodici anni più tardi con «Froid equateur». E poi l'ultima generazione del fumetto italiano di fantascienza, quello bonelliano di Nathan Never e Legs Weaver. E poi il viaggio nel passato di Sergio Pignatone, il torinese fondatore dello studio bibliografico Little Nemo, alla ricerca della «protofantascienza»: un salto dal tardo Settecento ai nostri Anni Sessanta, da 11 '«esame TeologicoFisico del sistema di chi sostiene abitati da ragionevoli creature i pianeti», scritto da Giuseppe Arcangelo nel 1760, ai disegni di Yambo. Da Rebo, il primo fumetto fantascientifico italiano, firmato da un nome illustre come quello di Cesare Zavattini, alle opere dì Vittorio Cossio, Walter Molino e Dino Battaglia. Tutto questo in una sola mostra, «1999 ritorno alla Terra», l'esposizione che dopo il debutto di Trento sbarca dal 22 maggio alle Antiche Scuderie della Cavallerizza (via Verdi 9): oltre trecento opere originali, con gli studi e gli storyboard disegnati dagli artisti, sculture, postazioni video. Una mostra accompagnata da un catalogo imperdibile per i cultori del futuro raccontato, con gli interventi di Daniele li rolli, Gianni Canova, Alfredo Castelli, Stefano Della Casa, Gianfranco De Turris, Sergio Pignatone, Maurizio Scudiero e Antonio Serra. In apertura, sabato 22 alle 10,30, un'occasione da non perdere per tutti i «malati» del fumetto. Un incontro con Moebius al Museo del Cinema. Ad accompagnare il Maestro, oltre ad Antonio Serra, imo dei creatori di Nathan Never, ci sarà Enzo d'Alò, il regista torinese protagonista della rinascita internazionale deir animazione italiana. Una presenza non casuale, vista l'annunciata collaborazione tra i due, in vista del prossimo film targato d'Alò. Orari: martedì-domenica 11-19, lunedì chiuso. Ingresso lire 10 mila, ridotti 8 mila. Info: 011/317.66.36 Guido Tiberga

Luoghi citati: Belgrado, Francia, Serbia, Trento