Compagni di Scuola
Compagni di Scuola Compagni di Scuola REGIO LICEO GIOBERTI «Nella nostra classe c'era anche la cugina di Rodolfo Valentino» SONO un attento lettore e ammiratore di TorinoSette - scrive Filippo De Cecco, classe 1915 - che considero pregevole sotto ogni aspetto, e validissimo per la «torinesità» che traspare da tutte le sue pagine. Io sono nato e vissuto sempre a Torino...Molte volte, osservando le fotografie di scolaresche pubblicate su codesto simpatico settimanale, è nata in me la curiosità di sapere quale sia stata la sorte di allievi ed aUieve che compaiono nelle fotografie. Quanti di loro saranno ancora in vita? Quanti saranno rimasti a Torino, e quanti in altre località d'Italia oppure all'estero? Queste domande mi sono tornate a galla nel cervello osservando la fotografia acclusa, ritrovata recentemente tra vecchie cose della mia casa paterna. Essa risale addirittura al 1933, 66 anni fa, quando frequentavo il Regio Liceo Gmnasio Vincenzo Gioberti, che esiste tutt'ora in via Sant'Ottavio a Torino, ovviamente senza l'attributo di «regio». Conosco la sorte toccata ad alcuni compagni delia seconda liceo sezione B che compaiono nella foto, mentre di altri non so più nulla. Otto di essi sono sicuramente passati a miglior vita, e di quasi tutti posso affermare che hanno ricavato buoni frutti dalle lezioni di ottimi insegnanti che contribuirono a plasmare i nostri giovani cervelli. Nella foto riconosco l'insegnante di italiano prof. Giuseppe Morpurgo che, pochi anni dopo, con l'avvento delle leggi razziali, avrebbe dovuto lasciare la cattedra e nascondersi chissà dove. Ricordo il prof. Lorenzo Daini asso, di latino e greco, promosso in seguito a direttore generale dell'Istruzione Classica. Ottimi furono pure il prof.Enrico Lenzi, di matematica e fisica, (in seguito docente di matematica attuariale all'Università di Genova), e la prof. Anna Guglielmi di scienze, purtroppo oscurata nella fama dal suo illustre cugino Rodolfo, noto come Rodolfo Valentino. Con particolare commozione infine ricordo il giovane prof. Ennio Carando di filosofia e storia, caduto pochi anni dopo tra le file dei partigiani. Tra gli allievi riconosco il futuro giudice Silvio Caccia, (secondo da sinistra nella seconda fila), quattro avvocati, due medici e sei insegnanti, nonché un Accademico dei Lincei, rng.PieroZuffardi (quarto da sinistra nella fila in alto). Degli insegnanti due ricoprirono cattedre di matematica e materie tecniche presso il nostro Politecnico e Università italiane e straniere. Ubaldo Richard (il primo a destra nella seconda fila) a Padova e in Brasile, e Gino Moretti (il primo a sinistra nella fila in basso), in Argentina e Stati Uniti dove ancora risiede (a Burlington, Vermont). Di quest'ultimo ho appreso che, stufo di scrivere testi e fare ricerche aerospaziali, ha tolto la testa dalle nuvole e si è messo a scrivere racconti e memorie, e perfino dei versi...in piemontese. Mi sa che malgrado ì quasi 60 anni all'estero, è rimasto un piemontese doc. Chi volesse sapere qualcosa in più dei nostri studiosi, ma irri verenti anni di liceo, telefoni dalle 18 in poi al numero 011/77.24.359. Io sono Filippo De Cecco (il quarto da destra nella fila in alto). Un altro punto di vista lo si può trovare nel recente libro di Moretti dal curioso titolo: «Volevo tanto fare il tramviere, ma mi hanno cambiato i tram», edizioni Leone e Griffa, Pollone (Biella). a ctam di Renato Scagliosa
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