TANGRAM CAMILLE CLAUDEL

TANGRAM CAMILLE CLAUDEL TANGRAM CAMILLE CLAUDEL Camille Claudel era un'artista, una scultrice, inquieta, ribelle, disperata nella sua lotta contro la normalità. Morì in manicomio, dopo trent'anni di internamento per aver osato sfidare il mondo di fine Ottocento. Era sorella di Paul, il famoso poeta, e amante di August Rodio, e spesso solo per questo ricordata. Adesso il Tangram Teatro, nella sala di via don Orione 5, dal 24 al 26 maggio alle 21, le dedica uno spettacolo in chiusura di stagione, intitolato appunto «Camille Claudel» e tratto dall'omonimo libro di Dacia Maraini, con Valentina Veratrini protagonista, affiancata in scena da Roberta Lepore e con le voci fuori campo di Bruno Maria Ferrara e Mauro Stante. Ivana Ferri, che ha diretto il lavoro e che di nuovo torna al tema della follia, spiega che in questo modo l'allestimento «diventa non solo momento di riflessione sulla malattia della mente e sui rapporti con la normalità, ma rende omaggio ad una delle più straordinarie figure femminili dell'arte scultorea». Sul palco troveremo Camille nel suo ultimo giorno di libertà, sola, minuta, ormai in preda ai fantasmi e alle voci della sua mente, del suo passato. Un attimo più tardi, l'ambulanza la condurrà per sempre in manicomio. Camille allora appoggerà piano fa mano su una grande lastra di marmo bianca, circondata dai frammenti delle sculture distrutte dalla sua furia, la stessa che quelle sculture aveva creato (tel. 011/338698). [m. s.] Valentina Veratriniè Camille Claudel. Nelle foto in alto due momenti di «Società costruttori macchine a legittimazione concessa» alle Officine Grandi Riparazioni

Persone citate: August Rodio, Camille Claudel, Dacia Maraini, Ivana Ferri, Maria Ferrara, Mauro Stante, Roberta Lepore, Valentina Veratrini