«ANSIA E SPERANZA»

«ANSIA E SPERANZA» LO DICO A TORINOSETTE «ANSIA E SPERANZA» «Hanno lavorato bene» «Un poeta da conoscere» Convivere con la guerra Mi riferisco all'articolo comparso su «TorinoSette» n° 535 «Un aprile proprio normale». Non sono d'accordo con la lettrice che sostiene di condurre la sua vita normalmente nonostante le angosce che questa guerra ci trasmette giornalmente. Le mie giornate sono cambiate perché l'orrore della guerra è nell'aria: a casa, quando faccio la spesa, con gli amici. Sento intorno a me un atmosfera più triste che lega i miei pensieri e limita la mia sicurezza. Nonostante la guerra questo aprile '99 fa nascere le antiche viole che ricamano gli argini dei fiumi, il vento continua ad accarezzare i prati fioriti ed i rami degli abeti brillano sotto il sole dopo la pioggia. Dicembre è ancora lontano ma, malgrado il pessimismo espresso da Gabriele Ferraris nel suo articolo, mi auguro che oltre alla neve ci sarà la pace a Natale. Giovanna Nicastro, Torino Gentile lettrice, come vede, aprile è passato. E noi, nel nostro pessimismo, in questo momento ci accontenteremmo della certezza che quest'anno ci sia un Natale. Uno qualsiasi, purché ci si arrivi. Onore al merito Per ragioni legate al mio operare in Fenestrelle, percorro spesso la statale n. 23 del Sestrieres. Strada discussa, sottodimensionata, non idonea a reggere il grande traffico, turistico e commerciale, che la zona impone. Confesso che spesso, transitando in valle, ho avuto modo di riscontrare il mio vivo rancore nei confronti della SS 23. Le considerazioni di chi scrive a riguardo, dopo averla percorsa durante la quasi alluvione di martedì scorso, sono oggi ancora più dure. Ma come si è pronti ad impugnare la penna per criticare, così credo sia giusto farlo per elogiare. Il mio «grazie» va allora a tutti coloro che, sotto la pioggia battente, hanno operato, il 4 maggio, per combattere inondazioni e frane stradali. Decine di operai Anas e comunali, volontari della protezione civile, vigili municipali: personaggi che, fradici d'acqua, hanno reso possibile la non chiusura totale della Torino-Sestrieres. Impresa di non facile attuazione visto che innumerevoli fiumi e fiumiciattoli, creatisi forse a causa della insensata cementificazione subita dai terreni a monte della strada, si sono riversati sull'asfalto stésso. A loro la solidarietà mia e di chi, in quel giorno disastroso, era in viaggio nel tratto compreso tra Fenestrelle e Pinerolo. Juri BoSSUtO, Torino Un poeto piemontese Trovo molto bello e interessante che finalmente ci sia un piccolo spazio dedicato alla lingua piemontese. Questa nostra lingua ha origine nel XII secolo coi Sermoni Subalpini e deriva direttamente dal latino. La letteratura ha le sue carte in regola. Poiché sono i primi testi piemontesi, sono tuttavia sufficienti a determinare una continuità linguistica e a giustificare una tradizione letteraria che li riallaccia alla produzione più ricca e significativa degli ultimi secoli, dal Settecento ai giorni nostri. Anche nei nostri paesi abbondano tanti poeti, autori di bellissime rime. Vorrei segnalarne uno: Rino Serra di Poirino. Il Consiglio di Biblioteca e il Comune di Poirino hanno voluto (lo scorso anno), dare alla stampa una raccolta di una novantina di poesie raccolte in un libro «Tèra mia amia mia». Rino Serra ha partecipato a numerosi concorsi di poesia sia in lingua italiana, sia in lingua piemontese, ricevendo premi e segnalazioni. Ha anche tradotto opere di Giacomo Leopardi dall'italiano al piemontese. Ora sta lavorando alla traduzione di opere di autori francesi. Orsola Appendino, Pralormo Lettere a «Lo dico a TorinoSette» La Stampa, via Marenco 32 10126 Torino oppure fax 011/663.90.36

Persone citate: Gabriele Ferraris, Giacomo Leopardi, Giovanna Nicastro, Juri Bossuto, Orsola Appendino, Rino Serra, Speranza

Luoghi citati: Comune Di Poirino, Fenestrelle, Pinerolo, Poirino, Pralormo, Torino