Indagini a Tunguska

Indagini a Tunguska SPEDIZIONE ITALIANA Indagini a Tunguska Che cosa cadde dal cielo nel1908? luglio una spedizione ita-liana coordinata da Giù* Bppe Longò del Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna partirà alia volta di Tunguska, la regione della Siberia che il 30 giugno 1908 fu teatro di una devastante esplosione causata dall'impatto di un corpo cosmico la cui orìgine presenta ancora aspetti da chiarire. La spedizione «Tunguska9S», che porterà nella Siberia centrale circa 25 persone, è organizzata dal Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna insieme a ricercatori dell'Osservatorio astronomico di Torino e dell'Istituto di geologia marina del Gnr di Bologna, Gu scienziati italiani costruiranno un campo base in una regione paludosa a circa 100 km dal più vicino centro abitato, raggiungibile solamente con l'elicottero, e ad alcune centinaia di km dal primo centro dotato di collegamenti stradali con il resto della Russia. Tra i principali promotori della spedizione c'è Mario Di Martino, dell'Osservatorio astronomico di Torino e collaboratore di «Tuttoscienze». L'evento ebbe il suo epicentro in prossimità del fiume Tunguska Pietrosa e si verificò circa un quarto d'ora dalla mezzanotte (ora di Greenwich) a una quota compresa fra i 5 e i 10 chilometri e sviluppò un'energia paragonàbile a un migliaio di bombe atomiche del tipo di quelle che furono sganciate su Hiroshima. In seguito a questa esplosione vennero devastati circa 2150 chilometri quadrati di taiga siberiana e l'onda d'urto sradicò oltre 60 milioni di alberi. Le precedenti spedizioni, che da anni si sono recate a Tunguska, non sono riuscite a trovare né i resti macroscopici del corpo e nemmeno il cratere da,, impatto e questa seconda Spedizione ita:., liana si propone, pertanto, di dare una risposta, si spera definitiva, sulla natura del corpo cosmico che, in epoca storica, ha colpito il nostro pianeta provocando le maggion devastazioni che siano mai state registrate. Dal momento che le microparticelle prodotte dalla disintegrazione del corpo cosmico possono essere ancora conservate in certi luoghi naturali, «Tunguska99» polarizzerà la propria attenzione sul lago Ceko, a 8 km dall'epicentro dell'esplosione. Il lago, largo circa 500 metri e con una profondità massima di 47 metri, è ritenuto un bacino ideale di raccolta e conservazione di queste microparticelle e pertanto verranno scattate fotografie a ultrasuoni del fondo, che sarà anche sottoposto a una dettagliata ispezione con una telecamera subacquea. Le apparecchiature per l'ispeziono del fondo, che prevede anche «carotaggi a gravità», sono fornite dalla Geological Assistance 8* Services. Secondo una ipotesi avanzata a Bologna lo scorso anno, nell'area a Sud-Est dell'epicentro sarebbero caduti frammenti non microscopici del corpo cosmico che, precipitando poco prima dell'esplosione, non si sarebbero vaporizzati. Questi frammenti saranno separati dalle rocce terrestri tramite opportuni magneti montati su un apposito carrello insieme a un sensore cercametalli. ' «Tunguska99» provvederà inoltre' a, effettuare un rilevamento topografico e fotografico della zona e lo confronterà con le foto aeree scattate nel 1938 per trarre ulteriori indicazioni sulla esatta direzione degli alberi abbattuti. Un altro aspetto interessante di questa seconda spedizione italiana è di carattere ambientale. Attraverso rivelatori di radiazione saranno effettuati monitoraggi sia durante il volo da Tunguska a Bologna, sia al suolo durante le due settimane di permanenza. Il confronto con le misure rilevate in precedenti missioni consentirà di studiare le variazioni della radiazio- ne ambientale con l'altitudine, la longitudine, la pressione, la temperatura, rumidità e l'attività solare. «Tunguska99» è in parte sponsorizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, ma come sottolinea Mano Di Martino, «per una buona riuscita dell'impresa sarebbero necessari altri sponsor. Attualmente, infatti, i fondi ottenuti sorto necessari per coprire le spese di viaggio e pertanto, se nessun altro ci darà una mano concreta, si corre il rischio di non attuare tutti i programmi che ci siamo prefissati». Va infine ricordato che «Tunguska99» non è stata organizzata per dare risposta a un solo «fatto» (quello del 30 giugno 1908), ma va inserita nel più ampio contesto dei programmi internazionali che studiano gli impatti con la Terra di corpi provenienti dallo spazio : un tema di ricerca molto attuale e dagli evidenti risvolti di interesse pratico per la sicurezza di tutti noi. Franco Gàblci Planetario di Ravenna ir-ÀBkTA AUTOPIANO IGARKA SIBERIANO La cartina Individua la regione di Tunguska, nel Nord della Siberia, dove nel 1908 avvenne un misterioso fenomeno esplosivo. A dèstra, urta fotografia degli àlberi abbattuti dalla rovente onda d'urto proveniente dal cielo. Fu scattata durante una spedizione russa degli Anni 30

Persone citate: Di Martino, Franco Gàblci Planetario, Mario Di Martino