FREUD LIBERATO DAI FREUDIANI di Ferdinando Camon

FREUD LIBERATO DAI FREUDIANI FREUD LIBERATO DAI FREUDIANI OPERE SCELTE Sigmund Freud Mali Bonngh/eri 2 voli', pp. I602 L 180.000 EL centenario della psicoanalisi la Bollati Boringhieri ripropone le oper-» di Freud nella stessa traduzione dell'edizione completa (12 volumi, a cura di Cesare Musatti) ma stavolta in un'ampia selezione: due volumi di opere scelte, ognuna comunque in stesura integrale. La scelta è affidata allo psicoanalista Antonio Alberto Semi, che pochi anni fa diresse per Raffaello Cortina un Trattato di psicoanalisi. Anche Cesare Musatti aveva scritto un Trattato di psicoanalisi. Il trattato di Musatti aveva guidato la formazione di studiosi e psicoanalisti italiani per due generazioni, anche oltre l'arrivo del Trattato di psìcoatialisi delle nevrosi e delle psicosi di Otto Fenichel. E' presto per dire se il trattato di Semi avrà lo stesso destino di «manuale» per qualche generazione. Non l'«uso» di manuale, che ha già, perché ci sono diverse facoltà che lo adottano; ma la funzione di riferimento e di confronto anche per coloro che non lo adottano, perché adottano altri manuali. Musatti «introduceva» una nuova disciplùia medico-psicologica. Lui diceva soltanto «psicologica», perché rivendicava alla psicoanalisi il ruolo di essere, non psicopato- logia e nemmeno terapia, ma psicologia, l'ultima fase di evoluzione storica della psicologia. Va ricordato che Musatti non era medico, e che contribuì a far entrare nella Società Psicoanalitica Italiana, porzione italiana della Società Psicoanaltica Internazionale fondata da Freud, una percentuale fissa di non-medici. Col Trattato stabilizzava una disciplina ancora in formazione, e mdicava le vie di questa formazione, alcune (molte) indovinandole altre sbagliandole. Nessuno più parla di «traslazione» e nemmeno di «costellazione», e sul concetto di «transfert» (ambiguo già in Freud) aveva un'idea che non ha retto a lungo, e sugli altri psicoanalisti soprattutto Adler e Jung) esprimeva (nella prefazione al trattato) una propria nonabilitazione a parlarne, sulla base del fatto che non aveva esperienza pratica dei loro metodi professionali. A suo parere, l'analisi di Adler aveva creato una sua scuola perché era più rapida, e quella di Jung per l'attrazione della sua carica misticheggiante, e poi perché seguire Jung non esponeva (come seguire Freud) ai pericoli di seguire un ebreo, e ci sono stati anni in cui seguire la scienza di un ebreo era considerato non-scientifico. Il trattato di Musatti introduceva una scienza. Il trattato di Fenichel la confermava, la estendeva e la approfondiva. Il trattato di Semi, e in genere tutto ciò che scrive Semi (anche sui giornali, dove interpreta cronache del costume contemporaneo come spie dell'etica di una società e di un tempo, evitando, da buon psicoanalista, di caricare sull'etica il valore di una condanna o di una approvazione), la ri-conferma e la ri-stabilisce, attraverso un ritorno al senso dei testi originari, nascosto sotto l'incrostazione dei testi successivi, deviaiit i o parzializzanti. Musatti non aveva davanti a sé altro che Freud. Semi ha i freudiani. I freudiani han costruito un Freud che è il Freud dei freudiani. Leggendo oggi le opere di Freud, Semi cerca cosa c'è di Freud, e cosa invece è dei freudiani. Anche lui parla di due Freud: il Freud che ha scritto e il «Freud» (tra virgolette) che 6 stato scritto. Questa edizione delle «Opere scelte», nel centenario della psicoanalisi gli serve anche per guidare il lettore a Freud attraverso «Freud». Le Opere complete di Freud cirrate da Musatti arrivavano in Italia in-una cultura psicoanaliticamente vergine. Le Opere scelte di Freud curate da Semi arrivano in una cultura italiana psicoanaliticamente intorbidata. Ogni volume delle Opere complete fornisce alle Opere scelte testi integrali, tranne quattro volumi, da cui non viene utilizzato niente: sono i volumi 1, 3, 4, 5.Fermiamoci sul 3. Il volume 3 delle Opere complete contiene L'Interpretazione dei sogni. Che qui non c'è. Senza L'interpretazione dei sogni non si capisce la psicoanalisi, così come senza interpretare i sogni non si fa nessuna analisi. Se siamo a cent'anni dall'origine della psicoanalisi, lo siamo contando gli anni dall'uscita dell'Interpretazione dei sogni. Come manca l'Interpretazione dei sogni, qui manca anche Mose e il monoteismo, e dei casclinici di Freud non ce n'è neanche uno. Sono assenze dolorose. Anzsoprendenti. Anzi incredibili. Scorro l'elenco delle opere incluse, e non vedo quale si poteva escludereProbabilmente nessuna. Allora la soluzione era un'altra: fare non due volumi, ma tre. Ne sarebbe uscita una scelta di Freud meno agile dquesta, certo, ma pur sempre agilissima rispetto al ponderoso corpo dell'opera omnia. Tre volumi potevano, non dico saziare, ma alleviare la voglia di sapere di chi s'accosta alla psicoanalisi. Questi due volumnon fanno altro che acuire la fameCon ogni probabilità (è il mio augurio) questa edizione sarà smaltita presto. Spero che l'edizione successiva sia molto più ampia. Ferdinando Camon freudiani. Leggendo oggi le opere di Freud, Semi cerca cosa c'è di Freud, e cosa invece è dei freudiani. Anche lui parla di due Freud: il Freud che ha scritto e il «Freud» (tra virgolette) che 6 stato scritto. Questa edizione delle «Opere scelte», nel centenario della psicoanalisi gli serve anche per guidare il lettore a Freud attraverso «Freud». Le Opere complete di Freud cirrate da Musatti arrivavano in Italia in-una cultura psicoanaliticamente vergine. Le Opere scelte di Freud curate da Semi arrivano in una cultura italiana psicoanaliticamente intorbidata. Ogni volume delle Opere complete fornisce alle Opere scelte testi integrali, tranne quattro volumi, da cui non viene utilizzato niente: sono i volumi 1, 3, 4, 5.Fermiamoci sul 3. Il volume 3 delle Opere complete contiene L'Interpretazione dei sogni. Che qui non c'è. Senza L'interpretazione dei sogni non si capisce la psicoanalisi, così come senza interpretare i sogni non si fa nessuna analisi. Se siamo a cent'anni dall'origine della psicoanalisi, lo siamo contando gli anni dall'uscita dell'Interpretazione dei sogni. Come manca l'Interpretazione dei sogni, qui manca anche Mose e il monoteismo, e dei casi clinici di Freud non ce n'è neanche uno. Sono assenze dolorose. Anzi soprendenti. Anzi incredibili. Scorro l'elenco delle opere incluse, e non vedo quale si poteva escludere. Probabilmente nessuna. Allora la soluzione era un'altra: fare non due volumi, ma tre. Ne sarebbe uscita una scelta di Freud meno agile di questa, certo, ma pur sempre agilissima rispetto al ponderoso corpo dell'opera omnia. Tre volumi potevano, non dico saziare, ma alleviare la voglia di sapere di chi s'accosta alla psicoanalisi. Questi due volumi non fanno altro che acuire la fame. Con ogni probabilità (è il mio augurio) questa edizione sarà smaltita presto. Spero che l'edizione successiva sia molto più ampia. Ferdinando Camon

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