YEHOUSHUA LA FAMIGLIA FA IL ROMANZO di Abraham Yehoshua

YEHOUSHUA LA FAMIGLIA FA IL ROMANZO YEHOUSHUA LA FAMIGLIA FA IL ROMANZO UALE sarà il ruolo della Jffl m famiglia come espressio45 B ne delle tematiche amjBj Hbientali e sociali nella EJ narrativa contemporaBJ EJ nea e futura? hh H Sono sempre più nu«fl wm morose le voci profeti- ^ W che che, con tono di jéT minaccia o con un so^L/ spiro di sollievo, affermano che la famiglia si sta disintegrando, che il suo ruolo nella società del futuro sarà minore rispetto al passato. Essa quindi non potrà più essere vista come un'entità politica, come sismografo o simbolo dei più profondi processi sociali e politici. Le cause sono molteplici: - Sempre più persone si rendono indipendenti in età più giovane rispetto al passato. Questo consente ai giovani, sul piano giuridico così come su quello finanziario, di liberarsi dai vincoli familiari. La democrazia si è infiltrata nell'unità familiare, liberandoci dalla sua tirannia e dall'assoggettamento. - La rapida mobilità economica e sociale implica un legame meno rigido ad uno status sociale. Quindi, poiché la famiglia non esercita più alcuna influenza sulla mobilità sociale degli individui che la compongono, non può più fungere da realtà rappresentativa dei conflitti sociopolitici. Le grandi tensioni politiche tra fascismo e comunismo, tra destra e sinistra, sono state esteriorizzate e istituzionalizzate, quindi non è più così semplice descrivere famiglie lacerate da divergenze politiche come si faceva all'inizio del secolo o addirittura più tardi. -1 rituali religiosi e civili non godono più, nella vita familiare, della stessa importanza, della stessa sacralità di cui godevano in passato, né sono altrettanto rappresentativi di importanti codici nazionali. - La pillola anticoncezionale e altre forme di contraccezione hanno bandito dalla letteratura tutti gli sconvolgenti drammi legati a gravidanze extraconiugali e figli illegittimi, che hanno rappresentato in passato un'inesauribile fonte di burrascose tragedie familiari usati per descrivere non solo la famiglia, ma la realtà sociale in senso più ampio. - La scelta del coniuge è divenuta sempre più autonoma e non dipende più da considerazioni familiari. Quei profondi drammi alla Romeo e Giulietta, in cui i figli erano obbligati ad assecondare i desideri dei genitori nella scelta del partner, con tutto ciò che ne consegue, appartengono sempre più al passato. Il romanziere, quindi, non ha più la possibilità di fare della famiglia un'entità onnipotente attraverso la quale rivelare i meccanismi della società e della politica, denunciare le ingiustizie sociali, le nuove fonti di potere. Ma ecco che si verifica un fenomeno inaspettato. Nonostante quanto ho detto finora, la famiglia continua ad essere protagonista di molte opere letterarie, a dispetto dello svilimento del suo valore politico e sociale, fenomeno che, personalmente, trovo deplorevole. La presenza della famiglia non ò molto diminuita nella letteratura moderna o postmoderna. Ma la sua funzione principale è cambiata. Per illustrare il mio pensiero prenderò ad esempio Festen Festa in famiglia, un film recente del regista danese Thomas Winterberg, esponente del nuovo movimento di avanguardia cinematografica. Questo film profondo e toccante narra la storia di ima famiglia, che si riunisce con tutti gli amici e i parenti in una sorta di hotel privato per festeggiare il sessantesimo compleanno del padre. Durante la festa, il figlio maggiore, che vive in Francia, attacca il padre lanciandogli una serie di pesanti accuse. Lo accusa di aver abusato sessualmente di lui e della sorella gemella, che si è suicidata di recente, e rinfaccia alla madre l'apatia nei confronti del comportamento del marito. Questa esplosione improvvisa e drammatica trasforma la festa in un incubo di accuse reciproche tra i figli e i genitori, il tutto davanti agli occhi dei loro ospiti. Storie di questo tipo sono oggi piuttosto frequenti nel cinema, nel teatro e nella letteratura. La famiglia ò divenuta l'origine, nevrotica e onnipotente, di frustrazioni e fallimenti, la scena del delitto, dove il mondo individuale viene stravolto. Seguendo la teoria dell'analisi, che ricerca le cause dei problemi dell'individuo nella dinamica della sua infanzia in famiglia, romanzieri, commediografi e drammaturghi svelano i più oscuri segreti e lo peggiori atrocità (per lo più di carattere sessuale) commesse dai genitori o da altri adulti della famiglia sui bambini, dando origine ad un processo distruttivo destinato a durare per molti anni. In queste opere, la famiglia non è un'entità politica e sociale, diventa piuttosto un elemento sostitutivo della critica sociale. Il regista danese non ha nulla da dire sulla società del benessere nella quale vive. Dal momento che non intende scoprire nuovi meccanismi sociali e politici nella società apparentemente armoniosa nella quale vive, egli sfoga la sua furia in modo estremo ed esagerato creando questa storia di orrore familiare. Invece di avvalersi dell'elemento famiglia per arricchire la letteratura contemporanea di un nuovo concetto Abraham Yehoshua CONTINUA A PAGINA 2 SECONDA COLONNA Anticipiamo l'intervento dello scrittore israeliano agli incontri dì Ferrara su «L'immaginario contemporaneo»: da domani a domenica, un confronto tra letteratura e socieUì di fine millennio Da domani a domenica si svolgerà a Ferrara il convegno internazionale" L'immaginario contemporaneo». Fra i relatori Abraham Yehoshua (di cui anticipiamo qui in parte l'intervento sul ruolo deila famiglia nella letetratura), Yves Bonnefoy, Tahar Ben jelloun, Assia Djebar, Jacques Dupuis, Viviano Forrester, James Hillman, Claudio Magris, Ben Okri, Giovanni Raboni, Valentin Rasputin, Alain Robbe-Grillet, Robert Schneider, Olga Sedakova, Antonio Skàrmeta, Maria Luisa Spaziani, Tzvetan Todorov. Francisco Varela, Sebastiano Vassalli. La manifestazione, ideata da Roberto Pazzi e organizzata da «Ferrara letteratura», vuole discutere speranze e paure dell'umanità alle soglie del terzo millennio, mettendo a confronto scitttori, poeti, uomini di pensiero. Sono previsti anche incontri con le scuole, l'Università, dibattiti in libreria, azioni teatrali provocatorie per le vie di Ferrara, della compagnia del Teatro Nucleo, ispirate a Fahrenheit 451 di Bradbury con finti roghi di libri, incursioni nelle biblioteche, tentativi di occupazione della sede del convegno con rapimenti degli scrittori. Sede del convegno sarà il Teatro Nuovo . Oltre alle relazioni è in programma una tavola rotonda presieduta da Furio Colombo; in conclusione, nello stesso teatro, lo spettacolo di Dario Fo «Disputa del sapiente col contadino a proposito della stella nova» da un testo teatrale del giovane Galileo Galilei in dialetto pavano alla maniera di Ruzante. Per informazioni telefonare a: 0S32 239.244-243 oppure 0532 206.001 ; fax O5322OO.OS0. 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