Arrivano j cacciamine Nato a bonificare l'Adriatico

Arrivano j cacciamine Nato a bonificare l'Adriatico Oggi a Roma i sindaci della costa adriatica: chiederanno al governo interventi per il turismo e la pesca Arrivano j cacciamine Nato a bonificare l'Adriatico Il generale Clark: sappiamo esattamente dove si trovano le bombe VICENZA. «La Nato sta provvedendo con efficacia a rimuovore le bombe per evitare qualsiasi danno e rischio per l'incolumità dei pescatori». E' questa la risposta data ieri a Vicenza dal generale Wesley Clark ai giornalisti che gli chiedevano quali provvedimenti intendesse prendere l'Alleanza per rimediare al rilascio di ordigni nell'Adriatico da parte dei suoi aerei, aggiungendo: «Conosciamo esattamente il tipo di munizioni e il punto dove si trovano». La Nato ha spostato le zone di rilascio delle bombe ancora più lontano dalle coste, verso le acque più profonde, e ha dato disposizione a due gruppi di cacciamine di dirigersi nelle zone da bonificare. I sette cacciamine del gruppo «Mcm for north», di stanza sulla Manica, si sono già mossi, mentre le otto unità del gruppo «Mcm for med» partiranno da La Spezia tra quattro giorni. Sempre ieri, si sono riuniti a Pesaro i sindaci della costa adriatica delle Marche, i responsabili della Regione, alcuni parlamentari e il comandante della capitaneria di porto, per sollecitare dal governo decisi interventi per la bonifica del mare e a sostegno del turismo e della pesca. In un documento approvato al termine della riunione, i snidaci chiedono al governo «ogni sforzo, sostenuto anche da una adeguata campagna informativa, per far conoscere le azioni di bonifica effettuate» affinché si rafforzi «l'idea della sicurezza certa delle coste». Sollecitano anche un sostegno all'immagine turistica, «minacciata dagli effetti della guerra», con il lancio di una «diffusa campa¬ gna promozionale per la costa Adriatica». Alle marinerie i sindaci raccomandano «il rispetto rigoroso dei limiti consentiti per le attività di pesca», mentre al governo chiedono anche interventi economici nell'eventualità di un «allargamento del fermo pesca come forma di prevenzione da ogni rischio». E per oggi pomeriggio, a Roma, è previsto l'incontro tra una delegazione di pescatori di Chioggia e il sottosegretario Marco Minniti. Le richieste sono state definite nel corso di un'assemblea che si è svolta ieri a Chioggia. In particolare, si chiedono «precise garanzie che non vengano rilasciati altri ordigni nei tratti di mare dove questo è già avvenuto e una mappatura dettagliata delle zone pericolose». Infine, auspicano una «opzione di fermo bellico» per quei pescatori che non si sentissero per ora di riprendere la propria attività. [a. mo.) Alcune delle temibili bombe «a grappolo» non utilizzate nel bombardamenti in Jugoslavia e lasciate cadere in mar» dagli aerei Nato

Persone citate: Marco Minniti, Wesley Clark

Luoghi citati: Chioggia, Jugoslavia, La Spezia, Marche, Roma, Vicenza