Arriva il comizio virtuale

Arriva il comizio virtuale Campagna elettorale su Internet: oggi debutta la Bonino Arriva il comizio virtuale Raffaella Sllipo DAI comizi sulle piazze ai dibattiti nel cyberspazio. La politica italiana scopre la dimensione virtuale e l'onore del «www.debutto» tocca a Emma Bonino, che oggi Uene a battesimo la prima campagna elettorale su Internet della storia italiana. A organizzarla è la «comunità indipendente on. line» Diotuna.it, con indubbio spirito trasversale: all'intervento di Bonino seguirà infatti un faccia a faccia tra Fini e Veltroni e poi un incontro Bertinotti-Marini-Casini. «Usiamo la tecnologia Unisource - spiegano in redazione - la migliore disponibile al momento sul mercato mondiale. Nulla a che vedere con le banali chat line. Questa è una diretta audiovideo su Internet, la gente che si connette può inviare in tempo reale le sue domande. Se ci saranno, come prevedibile, troppi accessi e non tutti potranno collegarsi, trasmetteremo anche la trascrizione di domande e risposte». Seduta di fronte a una telecamera e affiancata da un moderatore, Bonino risponderà ai naviganti dopo aver parlato per circa un'ora. Probabile che nel suo intervento trovi posto, oltre alla mancata elezione al Quirinale, anche la temuta non riconferma a commissario Ue. «Da Bruxelles e dai Palazzi romani - diceva ieri infatti - viene data per certa la notizia della mia esclusione. E' un disegno contro di me e contro la storia politica radicale portato avanti da po- teri folti, consolidati e consociati, interessi partitocratici e di regime». Chissà se Bonino ricorda che a poteri altrettanto forti e consolidati - benché di tutt'altra epoca - si rifa il personaggio di Diotima, eroina dell'«Uomo senza qualità» di Robert Musil: nobildonna dell'aristocrazia viennese che teneva un salotto politico-culturale assai in voga. «La gente che chiacchierava nei salotti di Diotima recita la citazione in testa al sito - non aveva mai completamente torto, perché i loro concetti erano vaghi come le figure che si muovono tra il vapore di una lavanderia». La Diotima informatica offre un salotto virtuale «a chi ama e a chi odia la politica - spiega la redazione -. Qui si può discutere, capire, agire, firmare petizioni e formare comitati, far sentire la propria voce lontano da etichette e personalismi». L'idea è nata per acchiappare un pubblico che non va ai comizi in piazza e non guarda le tribune elettorali in tv. «Vogliamo avvicinare cittadini e politici attraverso in¬ contri, dibattiti e interviste "on line". Abbiamo anche messo in piedi un osservatorio per capire l'evento, i partecipanti, i difetti e i pregi e magari aggiustare il tiro per le prossime volte». Il team di Diotima è assai eclettico, conta un docente alla Johns Hopkins, un esperto in politica, uno in economia, uno in tecnologia e uno in mass media. «Le audiovideoconferenze via Internet sono già state fatte in Usa, mai in Italia - spiegano in redazione -. Subito dopo lo scandalo Lewinsky, Hillary Clinton ha tenuto una conferenza on line: doveva essere dedicata ai problemi dell'istruzione, invece si è trasformata in un fuoco di fila sul presidente e le sue prestazioni. Gli americani normalmente censurano le domande, noi non censureremo, scarteremo solo gli insulti e i pazzi. Ci sarà comunque un moderatore che condurrà il dialogo. Per quanto riguarda gli interventi che eccederanno il tempo concesso, speriamo che la Bonino ci dia la disponibilità a rispondere per scritto dopo». D'altronde l'informatica in politica è ormai realtà: tutti i partiti hanno il loro sito ufficiale «certi fatti meglio e certi peggio - sottolineano in redazione -. L'errore più frequente è proporre un "modello giornale", con molte informazioni ma poco spazio per l'interattività. E invece la gente che va su Internet ha soprattutto voglia di partecipare. Comunque è positivo che tutti in un modo o nell'altro si siano mossi». La cyberpolitica è appena incominciata. Seguirà un duello tra Fini e Veltroni e poi Bertinotti-Marini

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Usa