Bologna, nuovo attacco a sede Ds
Bologna, nuovo attacco a sede Ds Bologna, nuovo attacco a sede Ds Liliana Fabbri BOLOGNA Prima il portone di una sezione Ds incendiato. Ventiquattro ore dopo, la seconda aggressione ad un'altra sezione ds di Bologna: fogli di giornali imbevuti di nafta gettati.davanti all'ingresso e dati alle fiamme. Pochi danni, ma il segretario della fedeimiqne provinciale Ales,sandro Ramazza, che dopo il primo attentato aveva dichiarato «non ci intimidiranno», adesso polemizza col questore di Bologna Domenico Bagnato, che definisce i due fatti delle «provocazioni», «Sono attentati - ribatte Ramazza fatti gravi, che non devono essere sottovalutati, ma ho l'impressione che non ci sia ancora la netta e adeguata percezione dell'attacco terroristico in atto alla vita civile e alle forze democratiche di governo». Secondo Ramazza è ormai chiaro che le sedi del partito sono diventate degli «obiettivi». Un invito a non minimizzare giunge anche dal responsabile Giustizia dei Ds, Carlo Leoni, che si augura che «gli atteggiamenti superficiali vengano presto superati dalla necessaria consapevolezza della gravità di questi atti». La notizia del nuovo attentato è giunta proprio mentre era in atto una manifestazione dei Ds davanti alla sezione il cui portone era stato dato alle fiamme all'alba di sabato. I piromani questa volta hanno cercato di incendiare il portone di una sezione Ds ad Ozzano, Comune ad una decina di chilometri da Bolo¬ gna. Le fiamme però sono state viste da un pasticciere che stava consegnando i suoi dolci al vicino circolo Arci. Ha immediatamente avvisato le donne delle pulizie che si trovavano all'interno della casa del popolo e che hanno potuto spegnere l'incendio f Alle proteste dei Ds fanne eco quelle del sindaco di Bologna Valter Vitali che - ricordando le contestazioni a D'Alema e Veltroni la scorsa settimana, durante un comizio in città - sottolinea che «si vuole crescere la tensione» nel tentativo di «fermare il processo di cambiamento». Le polemiche si sono attenuate nel corso delle ore e in serata sindaco e prefetto di Bologna hanno concordato una dichiarazione congiunta nella quale affermano che l'attentato «è un fatto grave, che va considerato con la massima attenzione» e che «vanno attuate e intensificate» le misure di investigazione e di prevenzione decise nel corso del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi a poche ore di distanza dal primo attentato incendiario. «Tutti gii episodi di violenza e di intimidazione avvenuti a Bologna nei mesi scorsi - prosegue la dichiarazione - vanno perseguiti con la massima severità, secondo le segnalazioni già fornite alla magistratura dagli organi di polizia giudiziaria». L'allarme in ogni caso non è cessato, e i militanti Ds sono stati chiamati a presidiare le sedi. «Occuperemo le case del popolo anche di notte, se necessario», hanno detto molti di loro. m m Il sindaco di Bologna, Vitali, e alcuni esponenti Ds davanti alla sedo di Ozzano Emilia
Persone citate: Carlo Leoni, D'alema, Domenico Bagnato, Liliana Fabbri, Ozzano, Ramazza, Veltroni
Luoghi citati: Bologna, Ozzano Emilia
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