LA VOLATA DI ZACCHERONI di Roberto Beccantini

LA VOLATA DI ZACCHERONI LA VOLATA DI ZACCHERONI Roberto Beccantini PER un punto, uno solo, il Milan è campione d'Italia. La sua tumultuosa rimonta, suggellata dal successo sul Perugia, il cui amletico impegno non è per niente piaciuto alla famiglia Gaucci, ci ha ricordato l'epilogo dei Mondiali di ciclismo a Gap, nel 1972: Bitossi, Bitossi, Bitossi, Basso! Con la splendida Lazio nei panni di Bitossi. Un vincitore annunciato, una volata che tale non sembrava, e, all'improvviso, Lutto per aria. Il sedicesimo scudetto è la sintesi, romanzesca e inattesa, di benevoli intrecci e di una riscossa folgorante (sette vittorie nelle ultime sette partite). Solitaria capolista dal 21 febbraio, la Lazio sembrava irraggiungibile. E' crollata nel derby e con la Juventus, ha pareggiato a Firenze, scivolando, nell'arco di sei gare, da più sette a meno uno. Un rallentamento fatale. La Lazio ha dovuto spremersi anche in Europa, il Milan no. Alberto Zaccheroni - sul podio al primo tentativo, come Arrigo Sacchi e Fabio Capello - ha ritoccato in corso d'opera l'assetto tattico: Boban dietro le inulte, ecco la chiave. A dicembre, il Milan compie cent'anni. Questo è il sesto scudetto dell'era Berlusconi. Doveva essere un campionato di transizione, dopo due stagioni fallimentari. L'appetito e venuto digiunando.

Persone citate: Alberto Zaccheroni, Arrigo Sacchi, Berlusconi, Bitossi, Fabio Capello, Gaucci

Luoghi citati: Europa, Firenze, Italia, Lazio