«Musica, amici e pesca nel mio giorno perfetto» di Alain Elkann
«Musica, amici e pesca nel mio giorno perfetto» Grignani: «Sono un anarchico che ama solo suonare» «Musica, amici e pesca nel mio giorno perfetto» Alain Elkann GHIGNAMI, lei ha inciso «Il giorno perfetto», un ed di grande successo, Qual è il suo giorno perfetto? «Non c'è un giorno perfetto, è un modo di credere che tutta la vita sia un giorno perfetto. Bisogna fare in modo di crederci perché succeda. Bisogna prendere le cose peggiori e accettarle o cercare di eliminarle. Tutti i miei giorni debbono essere perfetti. La canzone dice: "Voglio vivere così con tutti i miei sbagli e i miei ma sì. Voglio vivere ma sì come se fosse sempre il mio giorno perfetto"». In realtà lei è un ottimista? «No, io ho visto lo cose in un certo modo e ci sono cose troppo stupide che possono rovinare la vita». Per esempio cosa può rovinare la vita? «Sensazioni. Non voglio star dietro a cose piccole che fanno perdere tempo». Però lei ha avuto una vita dura all'inizio. «Ho fatto a 16 anni delle scelte ben precise. Ho smesso di andare a scuola e ho creduto solo alla musica. Poi, deluso, ho smesso di crederci, però quando ho smesso mi sono ritrovato davanti a un'offerta di un produttore che mi ha guidato. Quando ho avuto in mano il successo vero, ho cominciato a prenderò da solo la mia direzione». Qual è la sua direzione? «Sono un musicista, faccio della musica e non ho programmi. Comincio solo adesso a ottenere risultati su cose che due anni fa sembravano da matti, a detta dei media o da parte del pubblico». A che pubblico si indirizza lei? «Non ho un pubblico. Non mi piace la nicchia musicale. Credo nella musica e nella gente. C'è di tutto tra il mio pubblico. E questo mi rende molto orgoglioso. La musica che faccio doveva essere di nicchia, secondo le regole, ma il fatto che non lo sia, come le dico, mi rende molto orgoglioso». E lei come vivo? «Coinè una persona normale che fa questo lavoro». E come mai si sveglia alle 2 e mezzo del pomeriggio? «Dipende. Stanotte ho avuto un concerto fino a tardissimo ma a volte se voglio andare a pescare mi sveglio alle cinque e mezzo di mattina. A volte passo una settimana senza tornare a casa, mi piace prendere e partire, scappare. Mi piace passare giorni in casa solo a suonare oppure passare dei giorni intori davanti alla televisione. Gli standard normali mi annoiano. I miei concerti cambiano sempre. Io non do importanza alla formalità che ruba tempo e creatività alle cose», Ma lei ha amici? «Sì molti, le persone con cui suono, perché sono a stretto contatto con loro. Purtroppo non ho avuto molto tempo per coltivare altre amicizie» (intan¬ to nel sottofondo strimpella). E il calcio? «Mi piace, mi piace soprattutto giocarlo perché impegna testa e fisico. Anche il tennis. Del resto quando posso gioco anche a tennis». Ma lei ò tifoso? «Sì, dell'Inter. Mi vergogno un po' quest'anno. Parlavo con Pagliuca e mi diceva che è come i dischi, a volte le stagioni vanno bene, a volte vanno male. Non sono d'accordo con lui perché i dischi possono andare male anche se sono belli, il calcio no, se uno gioca bene difficilmente perde». Ma Lippi tirerà su l'Inter? «Non lo so. Ha una visione troppo distaccata. Mi fa paura e mi preoccupa che non prenda posizioni. Però ha il polso fermo e forse riuscirà a prendere la squadra di petto e credo che ne abbia molto bisogno». E Ronaldo? «Che dire. E' un brasiliano. Io non amo molto gli stranieri. Mi piace vederli giocare ma preferisco i nostri giocatori, per esempio Baggio e Vialii sono grandissimi giocatori. Vialii ha anche un atteggiamento che mi piace molto nella vita, è un po' matto ma lo vedrei come allenatore della Nazionale, perché no» (ride di nuovo). E la politica? «Sono anarchico, come nella musica. Lo sono diventato. Ho votato un paio di volte. A 18 anni per Pannella, ma alla fine non vuol dire niente votare. Quello che vecio in politica è poca sincerità, giochi di potere che non mi interessano. Però l'anarchia non vuol dire caos, ma rispetto per se stesso e gli altri». Lèi viaggia molto? «Certo, sto partendo per il Mes- sico e vado in Spagna per lavoro. Però per me stesso mi resta da visitare l'Africa. Vorrei andarla a vedere perché mi attira e mi coinvolge» Ci sono musicisti importanti per lei? «Da Bob Dylan a Lucio Battisti; da John Lennon, i Beatles, ai Rolline Stones. Io mangio musica e la assorbo dalla mattina alla sera. Ci sono anche nuove leve come i Radio-Head che hanno scritto un disco chiave straordinario "The Bends"». Ma lei come ci vive in Italia? «L'adoro. E' davvero uno dei Paesi più belli, senza esagerare. Noi viviamo bene anche se ci lamentiamo sempre. Certo potremmo vivere meglio, ma abbiamo molte cose. Purtroppo non c'è spazio abbastanza per la musica in Italia. Le manca lo sprint, ma che sono sicuro che qualcosa sta nascendo. Io vivo credendo non solo nel risultato economico del mio lavoro. Ci vuole prima un'idea di base, o una filosofia se no non vai avanti. Non voglio essere influenzato da una materializzazione. Io voglio fare dell'arte. Forse avrei fatto il pittore nell'altro secolo ma adesso l'arte è soprattutto la musica e per questo io la faccio. L'arte rispecchia la storia. Vorrei che la musica italiana passasse le Alpi. Ma non quella di Ramazzotti o della Pausini: non danno all'estero una buona impressione della musica italiana». E Sanremo? «Guardi, io sono andato perché avevo un'idea romantica. Del resto volevo fare uscire un singolo, ma poi la casa di produzione mi ha fatto fare un disco intero. Io credevo che Sanremo fosse un posto dove si facesse ancora della musica, ma non è così, mi sono sbagliato». Senta, ma qualcosa di materiale la interessa? «Certamente, le macchine, le donne e tante altre cose di cui non posso parlare. In altre parole sono una persona normale ma faccio musica e non saponette». DOMENICA CON r 999 Gianluca Grtgnanl: «Tifo Inter anche se mi vergogno un po'» Grign Hmt.M*!****,,..: Hm..jmm........ \ aJKUU» m^mmW^i... reiidenzo*! stato civile! palone •MMitéAoaeMt * ■ - ", ,- • t ■ ■ ■■ I Firma dei titolare: Ih Gianluca Grtgnanl: «Tifo Inter anche se mi vergogno un po'» 6 i Adoro vivere in Italia sono romantico e voglio fare dell'arte Odio la politica: a 18 anni ho votato per Pannella epp
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