Sul mercato i crediti della Banca di Roma

Sul mercato i crediti della Banca di Roma L'utile trimestrale è cresciuto del 25% Sul mercato i crediti della Banca di Roma roma La Banca di Roma per prima sul mercato della cartolarizzazione dei crediti, in pratica la loro trasformazione in titoli mobiliari. Il consiglio di amministrazione ieri ha approvato una cessione di crediti in sofferenza per 4 mila 33 miliardi realizzando la prima operazione dopo l'approvazione della legge da parte delle Camere. La cartolarìzzazione corrisponde ad un valore netto contabile di 3.098 miliardi di lire. Il portafoglio dei crediti è costituito per il 65,7% da sofferenze ordinarie e dal 34,3% da crediti di natura fondiaria. Il portafoglio titoli viene ceduto alla Trevi Finance, costituita grazie alla recentissima legge, che finanzia l'acquisto emettendo quattro classi di tit'oli«asset backed», il cui servizio in linea capitale ed interessi viene effettuato a valere esclusivamente sui flussi di cassa prodotti dal portafoglio ceduto. Il portafoglio viene ceduto ad un prezzo inferiore al valore netto contabile di circa 300 miliardi, quindi sui 2.700 miliardi. La dif¬ ferenza è dovuta «all'attualizzazione dei flussi di cassa del portafoglio ceduto e ai costi dell'operazione». Il consiglio di amministrazione dell'istituto ha anche esaminato ieri i conti del primo trimestre dell'anno. L'utile ante imposte della Banca di Roma cresce del 25,6% nei primi tre mesi del '99 arrivando a 221 miliardi, mentre il risparmio gestito fa un balzo nella raccolta del 69,2%. L'utile netto registra un calo da 134 miliardi a 104 visto che la banca non può più beneficiare dello «scudo» fiscale, come avvenuto invece lo scorso anno. Ma a dare la misura della positività dei risultati di gestione è l'utile ordinario che si attesta a 214 miliardi, con un balzo del 125% rispetto allo stesso periodo del '98. A scendere è invece l'utile straordinario, calato da 81 miliardi agli attuali 7. L'andamento delle spese riflette la costante attenzione ai costi, specie a quelli del personale che calano del 3,7%, con un numero di addetti passato a 19.400 unità (un calo di 1.290).