Obesità, peste del 2000 di Antonella Torra

Obesità, peste del 2000 Il rapporto dell'Istituto Auxologico: il 10 per cento degli italiani ha problemi di linea Obesità, peste del 2000 Allarme dei medici: si mangia male Antonella Torra ROMA Grasso da morire. Non è una frase fatta, ma una realtà. Di obesità si può morire: i chili di troppo provocano malattie come il diabete e i problemi cardiovascolari che sono la prima causa di decesso nei Paesi industrializzati. Il grido di allarme arriva dal «Rapporto sull'obesità in Italia» realizzato dall'Istituto auxologico italiano che sarà presentato lunedì a Milano. Il problema ha ormai raggiunto dimensioni mondiali: in Europa in media il 15% degli adulti ò obeso, con punte del 40-50% in alcune regioni, in Italia questa condizione riguarda il 10% della popolazione. Il principale colpevole dei chili di troppo? L eccesso di calorie assunte con il cibo rispetto a quelle spese nell'attività quotidiana. «E' provato che questa è la causa principale del grasso di troppo per l'80% degli obesi - dice Mario Rivolta, che si occupa di direzione e sviluppo all'Istituto Auxologico -. Solo il 20% deve il sovrappeso a problemi endocrinologici». Colpa della troppa modernizzazione, della società che si è evoluta, allora. «Colpa nostra che non ci siamo adeguati ai tempi che cambiano - spiega il professor Giorgio Calabrese, dietologo -, Questa è una società più sedentaria, anche il lavoro in campagna non è più faticoso come una volta. Il fabbisogno di calorie va adeguato». Il rapporto dell'Istituto Auxologico analizza l'obesità, discutendo temi e problemi non solo legati alla ricerca biomedica ed all'assistenza clinica, ma anche risvolti sociali, psicologici ed economici. «La pubblicità j dico Rivolta - ci bombarda di golosità: merendine, patatine, hamburger. Bambini e adulti faticano a resistere. Seguono la moda e ingrassano». Cosi 35 bambini italiani su 100 fino a 12 anni sono vittime del sovrappeso o obesi. Introducono fin dall'infanzia troppe calorie rispetto al fabbisogno. E dedicano poco tempo alla ginnastica (anche la scuola è colpevole) e troppo alla televisione (una media di tre ore al giorno). «Si ingozzano di merendine e pizze - spiega Calabrese -. Le mamme spesso hanno fretta, risolvono così il problema dello spuntino. Per non parlare di hamburger, patatine e coca-cola, così di moda tra gli adolescenti». Stesso discorso per gli adulti, schiavi della fretta e della golosità. La colazione si risolve con cappuccino e brio- che, il pranzo in due panini e a cena ci si rimpinza di piatti elaborati per soddisfare il palato, abusando di salse e condimenti. E il movimento durante la giornata è ridotto al minimo. Tutto il giorno seduti in ufficio e la sera sdraiati sul divano davanti alla televisione. «Il risultato? Ci si riempie di grassi e si apre la porta all'obesità», dice il dietologo. Le palestre crescono in ogni città, ma è più il numero degli iscrit- ti che di coloro che realmente frequentano. Fondamentale prevenire: «Il bambino grasso - aggiunge Calabrese - avrà problemi di obesità da adulto». Nel nuovo Piano sanitario nazionale il ministro Rosy Bindi ha introdotto l'obesità in un discorso di prevenzione. «Saremo il primo Paese in Europa - annuncia Calabrese - a preparare un piano sanitario di alimentazione che sarà illu¬ strato nelle scuole e ai medici. Tra un anno ci saranno i primi risultati». «Noi abbiamo preparato un modello, che non riguarda solo l'alimentazione, per combattere l'obesità - dice Rivolta -. Cresce il problema e parallelamente aumenta la rilevanza in campo medico e sociale». Una buona alimentazione è alla base di una vita sana. Il disordine alimentare porta obesità, ma anche indeboli¬ mento del proprio sistema immunitario. Sintomo che affiig- f;e un italiano su tre, secondo a ricerca «Gli italiani e il sistema immunitario», condotta dalla Cirm su un campione di 1000 intervistati per conto dell'azienda Pharmaton e presentata ieri a Roma, Un sintomo che interessa principalmente casalinghe, pensionati e studenti. Ma quali sono le cause del fenomeno? Primo imputato, secondo gli intervi¬ stati, è lo stress (37%), seguito dall'inquinamento atmosferico (31%), alimentazione scorretta (27%) e vita sedentaria (5,5%). Cause che contribuiscono anche all'obesità. «Il grasso infatti - dice il dietologo - è la spia esterna di un malessere interno. Bisogna mangiare meglio e meno». I golosi si rassegnino: «Mangiando meno, si vive di più» assicura Calabrese. L'esperto: società troppo sedentaria e di grasso si può morire, aumentano i casi di diabete Trentacinque bambini su 100 sono «in carne» Colpa delle merendine e delle ore passate davanti alla tv ITALIA IN SOVRAPPESO • Il 65,4% degli italiani tra i 30 e i 60 anni soffre di obesità # Un numero enorme: 16.250.000 di cui il 70% di 1° grado (+ 10 kg rispetto alla norma) il 23,4%" di 2° grado (da .IT a 20 tn più kg rispetto1 alla norma) ii 6,6% di 3° grado (+20kg rispetto alla norma) • dei 16.250.000soggetti g^fTmmt

Persone citate: Calabrese, Giorgio Calabrese, Mario Rivolta, Rivolta, Rosy Bindi

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Roma