La Stone rinuncia alle armi
La Stone rinuncia alle armi L'attrice paladina nella lotta contro la lobby degli armatoli: troppe stragi nelle scuole, i giovani sono in pericolo La Stone rinuncia alle armi «Fate come me, date il buon esempio» Andrea di Robllant corrispondente da WASHINGTON Nel giorno in cui la ricca e potente lobby delle armi subisce il suo primo smacco al Congresso, anche Sharon Stono fa la sua parte. E consegna spontaneamente alla polizia di Los Angeles il suo piccolo arsenale privato: un fucile e tre pistolo automatiche. La Stone, che nel 1995 interpretò la parte di una pistolero decisa a vendicare la morte del padre (The Quick and the Dead), teneva quelle armi in casa per la sua protezione personale. Ma la serie di recenti stragi nelle scuole americane, culminata con il massacro a Littleton (Colorado) un mese fa e proseguita l'altro ieri con un'ennesima sparatoria tra studenti a Conyers (Georgia), l'ha finalmente convinta a sbarazzarsene. «Il mondo è cambiato e i nostri figli sono in pericolo», ha spiegato la star. «Scelgo di rinunciare al mio diritto di portare le armi in cambio della serenità che mi viene dal sapere di aver fatto la cosa giusta. La nostra nazione soffre. E noi abbiamo la possibilità di cambiare la realtà in cui vivono i nostri figli». La voce della Stone si è aggiunta al coro di proteste che si va alzando nel Paese contro la National rifle association (Nra), l'associazione che da anni si batte contro ogni riforma che limiti le libertà dei mercanti e dei portatori d'armi. E questa settimana, per la prima volta, la Nra ha subito una bruciante sconfitta nel Senato. Giovedì notte, a larga maggioranza (73 a 25), è passata una nuova legge anticrimine che mira trai'altro a ridurre la possibilità di minorenni di procurarsi armi da fuoco. Poche ore prima, durante una seduta tumultuosa, Il Senato ha da poco imposto le prime restrizioni sulle vendite il Senato aveva anche approvato un emendamento fortemente osteggiato dalla Nra che richiederà un controllo rigoroso sui precedenti di chi vende e compra armi. L'emendamento è passato grazie al voto decisivo del vice presidente Al Gore, che come prevede la Costituzione ò stato chiamato a pronunciarsi nel Senato per sbloccare il pareggio (50 a 50). La Casa Bianca, che aveva cavalcato l'onda anti-Nra dopo il massacro di Littleton (15 morti), ha esultato. «E' una svolta per il nostro Paese», ha commentato Gore. «Spesso i grandi cambiamenti cominciano con vittorie risicate come questa». La nuova legge anti-crimine è solo un piccolo passo nel complesso le misure sono abbastanza limitate - e nessuno si illude che possa, da sola, metter fine alla serie di stragi nelle scuole americane. Né che possa mettere fine ad una cultura profondamente radicata nel Paese, soprattutto negli Stati del West, che considera il possesso delle ar- hanno avuto • un impatto. Nessuno sostiene che le armi siano all'origine della follia omicida di molti giovani studenti americani. Ma la nozione che il facile accesso alle armi permetta di realizzare quelle fantasie omicide comincia finalmente a filtrare, a diffondersi, a fare proseliti. E' ancora presto per capire se il voto di questa settimana rappresenta davvero una svolta importante nella cultura americana, come insiste il vice presidente Gore, oppure se si tratta di un trionfo momentaneo, dovuto all'onda emotiva che ha seguito la strage di Littleton. La Nra, che l'anno scorso, per migliorare la propria immagine si è scelta come presidente il vecchio attore Charlton Heston, continua ad avere un presa molto forte sul Senato, soprattutto sui repubblicani. Ma i giorni quando questa lobby poteva letteralmente dettar legge, finanziando profumatamente le casseforti di senatori e deputati, potrebbero essere vicini alla fine. mi da fuoco uno dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione (spesso gli studenti non hanno bisogno di procurarsi le armi sul mercato, le trovano in casa). Ma qualcosa è cambiato. Le stragi degli ultimi due anni Sharon Stone teneva da sempre armi In casa come protezione personale
Persone citate: Al Gore, Charlton Heston, Conyers, Dead, Sharon Stone, Sharon Stono
Luoghi citati: Colorado, Georgia, Littleton, Los Angeles, Washington
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