«Nato, stai facendo troppi errori» di Emanuele Novazio

«Nato, stai facendo troppi errori» «Nato, stai facendo troppi errori» Fischer: è ora di ridiscutere gli obiettivi Emanuele Novazio corrispondente da BONN «Troppi errori, la Nato deve controllare meglio gli obiettivi dei bombardamenti su Belgrado e la Jugoslavia»: dopo la serie di incidenti che n egli ultimi giorni hanno provocato numerose vittime e «danni collaterali» più o meno gravi a un ospedale, un carcere e numerose ambasciate - svizzera, svedese, spagnola, ungherese e pakistana, senza contare quella cinese semidistrutta due settimane fa - il ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer ha chiesto in una telefonata al segretario generale dell'Alleanza atlantica, Solatia, «il massimo impegno per evitare che episodi del genere si ripetano». I rappresentanti di Bonn al quartier generale della Nato sono stati incaricati di «riproporre il problema nelle riunioni plenarie del Consiglio atlantico»: «C'è urgente bisogno di discuterne», ha insistito il capo della diplomazia tedesca incontrando il collega svizzero Joseph Deiss, a! quale ha fatto le scuse del governo tedesco. La presa di posizione di Fischer ha un forte rilievo politico, nel momento in cui all'interno della Nato la polemica sulle modalità e i tempi di una tregua aumenta d'intensità. Secondo il portavoce del ministero degli Esteri di Bonn, tuttavia, la richiesta tedesca non è «il tentativo di introdurre un cessate il fuoco dalla porta posteriore». Su questo punto, la posizione della Repubblica Federale resta quella ripetuta l'altro giorno a Bruxelles da Gerhard Schroeder: con qualche significativa diversità rispetto alla posizione americana. Nessuna «tregua unilaterale e incondizionata», ha ribadito il Cancelliere: alludendo tuttavia alla possibilità che un cessate il fuoco possa entrare in vigore «contemporaneamente» all'approvazione di una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul Kosovo, approvata anche da Russia e Cina e considerata anche per questo un passo decisivo sulla via della pace. La risoluzione, tuttavia, è an¬ cora lontana. Dopo quasi tre giorni di discussione a Petersberg, sulle colline di Bonn, i direttori politici del «G8» hanno deciso ieri di aggiornare la trattativa alla prossima settimana: senza aver raggiunto un'intesa. Rispetto al documento approvato il mese scorso a Bonn dai ministri dogli Esteri del «G8», tuttavia, è stata compiuta «una serie di piccoli passi avanti», secondo il portavoce di Fischer, Martin Erdmann, che non ha voluto precisare. Il ministro degli Esteri tedesco joschka Fischer ha chiesto al segretario generale ' dell'Alleanza Solana «di ridiscutere gli obiettivi» Sopra lavoratori serbi controllano il deposito di carburante della Jugopetrol aCukartca bombardato da aerei della Nato

Persone citate: Fischer, Gerhard Schroeder, Joschka Fischer, Joseph Deiss, Martin Erdmann