Toro, suona l'allarme -Ferrante di Bruno Bernardi

Toro, suona l'allarme -Ferrante Alla vigilia del match di Treviso, Aghemo conferma la sua offerta: 38 miliardi Toro, suona l'allarme -Ferrante Il ds Bavarese: se non andiamo in A mi dimetto Bruno Bernardi Inviato a PIEVE DI SOUGO Con un secco «no commento Vidulich ha liquidato la notizia che Aghemo, attraverso il suo legale Martini, ha offerto 38 miliardi per l'acquisizione del pacchetto di maggioranza del Toro: cifra che, evidentemente, è considerata inferiore al valore delle azioni granata, anche se Aghemo ritiene invece che sia una più che solida base di partenza per una trattativa (e conferma di volere il Toro anche nella malaugurata ipotesi che dovesse restare in B). Ma la presenza di Aghemo si avverte a Pieve di Soligo anche nella hall dell'albergo che ospita il Toro, dove fa bella mostra un gagliardetto dell'AC. Moncalieri, retaggio di una trasferta del club dilettantistico nella Marca. I torinisti peraltro pensano a domenica: c'è consapevolezza che saranno altri 30* di fuoco. Dopo la squalifica di Lentini e Tri carico, suona l'allarme per Ferrante, il bomber accusa il riacutizzarsi del malanno muscolare che gli aveva impedito di allenarsi con continuità e di rendere al meglio a Verona e col Cesena. Mondonico spera di recuperarlo - e in tal caso riproporrà il doppio centravanti altrimenti l'unica punta sarà Artistico, con Asta e Sommese ai fianchi. A centrocampo rientra Senna ed è possibile il turn-over tra Brambilla e Scienza, in difesa probabilmente ritorna Bonomi. A far coraggio al Toro è il ds Pavarese, pronto a scommettere sulla positiva reazione dei granata e sulla serie A, al punto da dire che si dimetterebbe se anche quest'anno la squadra fallisse l'obiettivo: «Ci saranno dei capri espiatori. Io tra questi. Una mancata promozione sarebbe la prova che avrei commesso qualche errore e non esiterei a farmi da parte anche se ho rinnovato il contratto». Pavarese nega che la squadra sia turbata dalle voci di mercato: «E' compatta e tesa verso il traguardo. Non è in debito d'ossigeno anche se i gol presi in avvio nelle ultime gare casalinghe andranno evitati m futuro. ColCesena abbiamo perso un match-point, ma a quattro giornate dalla fine siamo secondi, posizione che avrei sottoscritto in estate, e i fantasmi dell'anno scorso non devono incutere timori». Intanto il ds non se ne sta con le mani in mano: smentisce la cessione di Semioli («Non è in vendita, al massimo sarà prestato per giocare») e sorride quando gli chiedono se è vero che, oltre a Pecchia e Silenzi (o all'attaccante Ivic dell'Olympiakos Pireo che piaceva già al Napoli nel '98) vorrebbe anche Ferrara e Cruz (il cui cartellino appartiene al Milan, e ha un ingaggio elevato). Ride di gusto invece alla voce che la Samp avrebbe prenotato Ferrante, e il bomber sta al gioco dicendo che vuole 2 miliardi a stagione pertrasferirsi a Genova in B, mentre col Toro ha la prospettiva di tornare in A dopo una lunga permanenza tra i cadetti. i (sopra) ò in dubbio col Treviso: Satina rientra a centrocampo

Luoghi citati: Cesena, Genova, Lentini, Moncalieri, Pieve Di Soligo, Treviso, Verona