In Rai ho problemi non secondari» di Bruno Vespa
In Rai ho problemi non secondari» Il giornalista si sfoga alla presentazione della «Partita del cuore» per il Kosovo In Rai ho problemi non secondari» Vespa: ma sono fiducioso di poterli risolvere ROMA No. Bruno Vespa non ha alcuna intenzione di lasciare la Rai per Mediaset. «Sono in questa azienda da 36 anni: perché dovrei andarmene?». Sono in molti a sostenere che Mediaset le avrebbe fatto delle offerte? «Lo leggo anch'io sui giornali e ne sono lusingato ma per il momento preferirei restare dove sono». E però, da quando è tornato in Rai Michele Santoro, si sono infittite le voci su una presunta difficile collocazione a Raiuno per Bruno Vespa e il suo «Porta a porta». Due galli nello stesso pollaio rischiano che sulla rete il sole fatichi a spuntare. Il pubblico comincia a essere stufo di questa informazione sparsa un po' ovunque per i palinsesti. Che accordo potrà mai trovarsi tra due giornalisti diversi per stile, collocazione politica, carriera ed età, ma accomunati dalla qualifica di divi del piccolo schermo? Chiacchiere, hanno sempre sostenuto i diretti interessati. Il conflitto non esiste: è una invenzione partorita nei corridoi della Rai. A Vespa Raiuno ha confermato l'offerta di occuparsi della seconda serata, a Santoro quella di realizzare una prima serata settimanale di informazione a tutto campo, più la serie «Seni¬ scià», sullo sfruttamento dei minori nel mondo. Qualcuno poi parla di alcune interviste affidate a Santoro per «Domenica in», ma la notizia non trova conferma. Nessun problema quindi per la permanenza di Vespa alla Rai? «No, con l'azienda ci sono problemi non secondari», risponde Vespa sibillino, «ma spero di poterii risolvere con la direzione generale. Sono fiducioso». Intanto continua con i suoi «Porta a porta»: lunedì 24 mag¬ gio la trasmissione sarà dedicata a «La partita del cuore» in onda quella stessa serata da Firenze. A battersi, i cantanti contro i piloti. Ci sarà Schumacher che ha strappato il permesso alla Ferrari, Patrese, Alesi, Fisichella, Max Biaggi, Capirossi. Dall'altra parte Niccolò Fabi, Ramazzotti, Antonacci, Mogol, Morandi. In porta i cantanti schierano Batistuta, mentre i piloti Daniele Massaro. Condotta da Frizzi e Pizzul con Michelle Hunziker, Gianni Ippolita Andrea Mingardi, «La partita del cuore» che l'anno scorso ha avuto 8 milioni di spettatori, è un'iniziativa benefica a sostegno dei bambini del Kosovo. «E' sempre difficile scegliere tra i tanti bambini vittime della guerra chi aiutare», ha dichiarato Fabrizio Frizzi «Quest'anno abbiamo scelto quelli del Kosovo, l'anno prossimo ci occuperemo di quelli della Serbia». Il denaro raccolto, ha spiegato Maria Pia Gara vaglia, servirà alla Croce Rossa per la ricostruzione delle scuole e degli asili. Ed è proprio su quest'aspetto che si soffermerà il «Porta a porta» di Bruno Vespa. Anche se saranno ospiti i divi che hanno giocato la partita, l'attenzione sarà soprattutto sul problema del Kosovo e su come poter aiutare le vittime del conflitto. [si. ro.] li giornalista Bruno Vespa
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