In manette il pirata telematico

In manette il pirata telematico Asti, specialista dei computer arrestato dai carabinieri: tradito dalle telefonate In manette il pirata telematico Ricattava le aziende alimentari: avvelenerò i vostri prodotti Franco Binello ASTI Aziende leader nel settore alimentare ricattate per mesi da un pirata telematico, che minacciava di avvelenare barattoli e confezioni sugli scaffali dei supermercati. Una vicenda inquietante, che per quattro mesi ha tenuto in allarme gli investigatori di mezz'Italia. Alla fine però il «ricattatore» via Internet è stato identificato e arrestato dai carabinieri di Asti. In carcere è finito un analista informatico trentino, Luca Marchiori, 30 anni, di Mori, un comune nella zona del lago di Garda. Uno specialista di computer, considerato una sorta di «genio» nel suo campo, come hanno sottolineato ieri il procu¬ ratore della Repubblica di Asti, Sebastiano Sorbetto, e il suo sostituto Barbara Badellino. Nel mirino del pirata sono entrate aziende leader del settore: Saclà (Asti), N est lo Italia (Milano), Cirio De Rica (stabilimento di Podenzano, nel Piacentino), Polli (Monsummano Terme, Pistoia), Ponti (Ghemme, Novara). A questo elenco va aggiunta la Ferrerò di Alba, secondo quanto avrebbe ammesso ieri Marchiori durante un interrogatorio in carcere. A tutte queste aziende erano stati recapitati pacchi contenenti confezioni dei loro prodotti, ma «addizionati» con un lassativo. E con relativa lettera di accompagnamento: «Se non pagherete - era la minaccia farò trovare altri barattoli, questa volta avvelenati, nei su¬ permercati». Seguiva una dettagliata quanto complicata forma di richiesta di pagamento. Alle aziende, infatti, veniva chiesto di attivare speciali conti correnti, con relativa tessera bancomat (per importi complessivi di centinaia di milioni). Il pirata ingiungeva poi di comunicare, tramite un sito Internet, il codice segreto della tessera. «Provvedere- io a duplicare il Bancomat e a incassare le somme», spiegava lo spregiudicato ecoterrorista di sottaceti e cioccolate. Lo ha tradito una serie di telefonate per concordare i pagamenti, con diversi cellulari a schede. E' incominciata una complessa caccia al pirata fatta con vari tipi di intercettazione e una sorta di lungo e paziente gioco a inseguimento delle tracce telematiche e delle scie sui tabulati telefonici. Un lavoro di intelligence guidato dal maresciallo dei carabinieri Salvatore Puglisi: alla fine gli uomini del comando astigiano dell'Arma (agli ordini del tenente colonnello Antonio Colacieco) sono arrivati in Trentino. E il pirata è stato preso proprio mentre dettava telefonicamente nuove condizioni per il riscatto. Il pirata era esperto di computer

Persone citate: Antonio Colacieco, Barbara Badellino, Cirio De Rica, Franco Binello, Luca Marchiori, Marchiori, Piacentino, Polli, Salvatore Puglisi, Sebastiano Sorbetto