Bilancia: la corte decide sulla perizia psichiatrica

Bilancia: la corte decide sulla perizia psichiatrica Il killer assente anche nella seconda udienza Bilancia: la corte decide sulla perizia psichiatrica GENOVA. Poco pubblico (una ventina di persone), alcuni parenti delle vittime del serial killer e giornalisti in formazione ridotta rispetto alla prima udienza di giovedì scorso. Alla seconda udienza del processo in Corte d'Assise a carico di Donato Bilancia, reo confesso di 17 omicidi, come già annunciato dal suo difensore, mancava l'imputato che è rimasto nel carcere di Chiavari a seguire il dibattimento in televisione. Abbastanza soddisfatto il suo legale, l'avvocato Umberto Garaventa, dopo l'ordinanza di ieri della corte che si è riservata di decidere sulla sua istanza di perizia psichiatrica per il killer. «E' necessario - aveva detto Garaventa - accertare se Bilancia, al momento del fatto, fosse capace di intendere e di volere». Il professore Giacomo Canepa, criminologo, uno dei due periti della difesa che ha eseguito una consulenza su Bilancia, in una pausa del processo, parlando con i giornalisti, ha sottolineato di essersi recato diverse volte nel carcere di Chiavari a trovare il killer. «Bilancia - ha detto il criminologo - parla di quello che ha fatto ma non ha mai dimostrato rimorso. E' una persona che ogni tanto assume atteggiamenti strani; però è lucida ed intelligente. E' un uomo col quale si può discutere». Il processo riprenderà il 28 maggio. [Ansa].

Persone citate: Donato Bilancia, Garaventa, Giacomo Canepa, Umberto Garaventa

Luoghi citati: Chiavari, Genova