La Burgo si prepara a vendere elettricità

La Burgo si prepara a vendere elettricità L'utile netto '98 è volato a 136 miliardi La Burgo si prepara a vendere elettricità TORINO Da sempre impegnata nella produzione di energia elettrica per il consumo dei propri stabilimenti, la Burgo ha ora all'esame il progetto di produrra e vendere energia al mercato, da sola o in joint-venture con un partner elettrico, italiano o straniero. Lo ha comunicato ieri agli azionisti, riuniti per l'approvazione del bilancio 98, ramministratore delegato Giuseppe Lignana, aggiungendo: «Per ora siamo in fase di studio. Vedremo». Il «numero 1» della società cartaria non si espone oltre, le regole del gioco non sono ancora chiaro e questo rende tutto più difficile, ma una cosa è certa: i 10 stabilimenti della Burgo in Italia possono concretamente diventare altrettanti centri di distribuzione di energia elettrica per il mercato. L'assemblea ha «premiato» con un dividendo unitario di 600 lire (contro le 400 del '97) le azioni ordinarie, mentre per le risparmio e le privilegiate il dividendo è stato rispettivamente di 700 ed 800 lire (723 ed 823 lire nell'esercizio precedente). Il dividendo sarà in pagamento dal 28 giugno. Quanto ai principali risultati del '98, il bilancio della capogruppo ha evidenziato un utile netto di quasi 136 miliardi di li¬ re, dopo lo stanziamento di 234 miliardi. Nell'esercizio precedente l'utile netto era stato di 11,3 miliardi, dopo ammortamenti per 230,2 miliardi. L'utile del gruppo Burgo prima delle imposte si è attestato a quasi 335 miliardi, contro i 215 del '97. Tutti significativamente positivi gli altri indicatori: 586 miliardi il margine operativo lordo (+50%); a 330 miliardi 0 risultato operativo netto, più che raddoppiato rispetto all'esercizio procedente; a 520 miliardi, il cash-flow, a fronte dei 392 miliardi dell'anno prima; indebitamento finanziario netto sceso da 215 a 100 miliardi, a fronte di un capitale proprio di 1.687 miliardi. Ieri l'assemblea ha anche approvato l'aumento, da 8 ad 11, del numero dei consiglieri che rimarranno in carica per il triennio '99-2001.1 nuovi tre membri sono Giancarlo Bignazzi, Jacopo Tozzi e Giorgio Valerio. Un azionista ha infine chiesto i motivi dell'adesione della società al patto di sindacato stabilita in Comit il 5 maggio. «Abbiamo ritenuto che nell'attuale clima di accentuata concentrazione del mondo bancario - ha risposto Lionello Adler presidente della Cartiere Burgo - la stabilità di gestione e l'unita dell'azionariato costituissero una necessità per promuovere la crescita di valore della Comit». Ir. e. s.l

Persone citate: Giancarlo Bignazzi, Giorgio Valerio, Giuseppe Lignana, Jacopo Tozzi, Lionello Adler

Luoghi citati: Italia, Torino