«Un'estate tropicale? Previsione senza senso»

«Un'estate tropicale? Previsione senza senso» Arriva una replica all'Sos sul dima: «I problemi ci sono, ma non vanno affrontati con l'allarmismo» «Un'estate tropicale? Previsione senza senso» Legambiente e Cnr: se Veffetto serra fosse così forte bruceremmo tutti ROMA L'Italia un Paese a clima tropicale? Andiamoci piano con le previsioni, avvertono Cnr e Legambiente. Effetto serra e aumento delle temperature, innalzamento degli oceani e desertificazione sono questioni reali a cui si deve porre rimedio, ma è azzardato concludere che la prossima estate sarà anomala. E' questa l'opinione del direttore dell'istituto Inquinamento atmosferico del Cnr, Ivo Allegrini, e di Lucia Venturi, biologa e responsabile scientifico di Legambiente. «E' bene che su questi temi reali si discuta e si approdi a una serie di interventi - spiega la Venturi -. Ma se le conseguenze dell'effetto serra fossero così devastanti, tra dieci o quindici anni saremmo tutti cotti e arrostiti. Estate tropicale? Mi pare francamente una previsione esagerata». L'effetto serra, fenomeno na- turale, con l'aumento di fattori inquinanti (soprattutto l'anidride carbonica) si sta rivelando molto pericoloso perché causa il surriscaldamento della Terra. Le conseguenze sono lo scioglimento dei ghiacciai, l'innalzamento degli oceani e la desertificazione. «Intervenire è quanto mai opportuno - spiega la Venturi - per molteplici motivi: da una parte si rallenta la "morsa" dell'effetto serra, dall'altra si rendono le città più vivibili». Un esempio? Utilizzando mezzi di trasporto pubblici a emissione zero di gas di scarico». Difficile prevedere le conseguenze di questi grossi mutamenti. «Dire di quanto si possono innalzare gli oceani è problematico - aggiunge - come dire di quanto aumenterà la temperatura, fermo restando che siamo in presenza di fenomeni reali sui quali è necessario intervenire». Anche secondo Allegrini è imprudente trarre conclusioni cosi drastiche: «Non credo a un'estate tropicale dovuta all'effetto serra: se l'osse vero tra dieci-quindici anni finiremmo tutti arrostiti. Certe previsioni sono esagerate». Una conseguenza del caldo è l'abbassamento del livello di laghi e fiumi a Nord delle Alpi. Il Iago di Thun si è abbassato di 51 centimetri rispetto al record di sabato scorso, mentre martedì sera è stata riaperta anche la cantonale Spiez-Interlaken, sulla riva meridionale del lago. L'Aere ha registrato un calo di 59 centimetri, [r. cri.] Esperti di Cnr e Legambiente smentiscono la previsione di un'estate tropicale

Persone citate: Allegrini, Effetto, Ivo Allegrini, Lucia Venturi, Thun, Venturi

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