Bufera per Comit

Bufera per Comit IL PUNTO SUI MERCATI Bufera per Comit NON c'era nessun conflitto all'interno del consiglio Comit, solo alcune normali divergenze di opinione», dice il presidente della Commerciale Luigi Lucchini, ma non risponde alla domanda se, prima della assemblea del 20 giugno, ci sarà un'altra riunione del consiglio di amministrazione. Anche il consigliere Comit Vincenzo Sozzoni sembra scettico sulla convocazione di un oda, mentre il presidente di Sai (che aderisce al patto Mediobanca su Comit con il 2,9%) Carlo Ciani ammette che per i «destini» di via FUodraramatici bisogna aspettare e aggiunge che, intanto, saranno in parecchi a rafforzare le posizioni. E dilatti ecco ImiSanpaolo salire in Comit al 3%. Ma intanto voci inquiete prendono di mira proprio l'artefice del «sindacato Comit»: l'amministratore delegato di Mediobanca Vincenzo Maxanghi. Viene fuori che auelT 1,99% di Comit che Marenghi ha acquistato (costo 600 miliardi) non è stato autorizzato dal comitato esecutivo. E sebbene fonti vicine a via Filodrammatici assicurino che «tutto è regolare», molti cominciano a insinuare che la posizione di Marenghi stia vacillando. Dopo l'attacco del consigliere Comit Diego Della Valle, che definisce Maranglù «assolutamente inadeguato al suo ruolo» (Sozzani definisce «giovanile» questo giudizio irruento), le indiscrezioni su Marenghi si intensificano. Alimentate dai rumors che danno per certo un raffreddamento di Cesare Romiti, grande sponsor della strategia mediobanchesca, nei confronti del braccio destro di Cuccia. Romiti, dicono i rumors, da anni aspira alla guida di Mediobanca, ma non vuole arrivare in un istituto moribondo, (v. s.)