Telecom, i fondi aspettano

Telecom, i fondi aspettano Tre jgiorrii per l'Opa. Sai e Prime dicono sì. Bernabò convoca l'assemblea per fine giugno Telecom, i fondi aspettano Colaninno da Veltroni: vinceremo Armando Zani MILANO «Aspettiamo, succederà tutto domani sera, ma io sono ottimista perché fino a quando il titolo Telecom in Borsa è più basso del prezzo offerto nell'Opa, logica vuole che si consegnino le azioni). Aspetta e spera, Alberto Falck, imprenditore siderurgico che è parte in causa, aggregato alla cordata capeggiata da Roberto Colaninno. Scontato. Come scontato è l'ottimismo dello stesso Colaninno che di nuovo ieri, dopo tre quarti d'ora di faccia a faccia a Botteghe Oscure con il segretario ds Walter Veltroni, si è detto sicuro che «l'Opa sarà un successo» e certo «del superamento della soglia minima del 35%». «Saranno decisivi gli ultimi due giorni», ripetono in Piazza Affari consapevoli che i Fondi decideranno al fotofinish, se aderire all'Opa di Olivetti che, ricordano da Ivrea, «scade alle 17 di venerdì 21». Ieri, ultimo giorno per un eventuale rilancio e per una possibile proroga deli'Opa («Non abbiamo rilanciato, siamo stati coerenti», è la spiegazione di Colaninno che sull'accordo annunciato da Franco Bernabò con Deutsche Telekom ha idee precise: «Non è un accordo ma una vendita»), la percentuale di adesione è salita dal 2,3% al 4,85%. Ma è tra domani e venerdì che sono attese le decisioni di chi conta. La Banca d'Italia, intestataria del 2,29% di Telecom in portafoglio al suo fondo pensionistico, deciderà che fare domani. Tutto fatto, invece, per Sai (il direttore generale Pierluigi Bobone ha ieri annunciato che venderà) e per Prime che, parola di Francesco Taranto, cederà il suo 0,2%. Generali, azioniste con lo 0,90%, decideranno venerdì: «Nell'ultimo giorno utile per l'offerta», ha anticipato il presidente Alfonso Desiata. L'Ina (0,50%) farà altret- 1 «vaiti ' 1 tanto: «Abbiamo tempo due giorni», taglia corto l'amministratore delegato Lino Benassi. Idem come sopra per la Ras (0,47%): «Decideremo venerai», è la conferma dell'amministratore delegato Attilio tentati. Chi, invece, rinvia tutto al dopo Opa è 0 ministro Salvatore Cardinale che ripete cosa già nota e cioè che la quota Telecom in mano al Tesoro «sarà ceduta al miglior offerente dopo la chiusura dell'Opa». Ma aggiunge anche qualcos'altro, il ministro Cardinale, che preferisce non seguire il collega Pierluigi Bersani nell'invito al silenzio: «Il governo mantiene un profilo di assoluta neutralità». Cardinale si sbilancia («A titolo personale», precisa) anche sul delicato tema del diritto di voto che sta opponendo Telecom a Olivetti e minaccia una lunga vertenza legale: per Telecom, come ha ribadito il presidente Berardino Libo nati, adesioni all'Opa inferiori al 50 più uno non permetterebbero all'Olivetti un diritto di voto superiore al 3%, al contrario per Olivetti il diritto di voto per l'intera quota rastrellata scatta una volta superata la quota minima annunciata del 35%. Ebbene, Cardinale pare sposare la tesi Olivetti: «Se la soglia dell'Opa • dice - supe- rerà il 35% si potranno far valere i propri diritti, sopra il 50% ovviamente non ci sarebbero problemi ma già il 35% è una soglia di garanzia». Anche se, aggiunge, «non sarà certo una questione semplice da dirimere». Si vedrà. Intanto, tra le ostentazioni di ottimismo sull'esito dell'Opa da parte degli uomini Olivetti (Colaninno conta «sul 65-70% entro venerdì») e la mezza astensione da dichiarazioni da parte del cancelliere tedesco Schroeder che, al termine del summit con D'Alema a Bari, ha solo fatto sapere che il governo tedesco appoggia la fusione tra Telecom Italia e Deutsche Telekom ma «ha piena comprensione per la posizione di neutralità del governo italiano con l'Opa in corso», i piani di Bernabò vanno avanti secondo programma. E mentre Ron Sommer in un'intervista al Financial Times ha ammesso che la sua Telekom potrebbe fare alcune acquisizioni all'estero (si parla dell'inglese One-2-One, ndr) prima di chiudere con Bernabò, ieri Telecom Italia ha confermato che l'alleanza con Deutsche Telekom sarà sottoposta all'assemblea convocata sul bilancio il 28-29 giugno. In quella sede, se l'Opa Olivetti non avesse raggiunto il 35%, Telecom attiverebbe il buy-back approvato fin dal 15 dicembre. Cardinale sulla querelle del diritto di voto sposa «a titolo personale» le tesi di Olivetti OPA IN CIFRI GIORNI MANCANTI » «IONI CONSEGNATE IERI: lS6.149.eS3 TOTALE IN %: MS I PREZZI PREZZO MUrH'lWlllli'H il IWiHIIIW1 tknost w.m 0,$0 L'amministratore delegato di Olivetti Roberto Colaninno

Luoghi citati: Bari, Cardinale, Ivrea, Milano