«Il rischio sono le denunce»

«Il rischio sono le denunce» Il rischio sono le denunce «Il rischio sono le denunce» «Come pubblicitario sono un po' freddino», commenta Marco Testa, dell'omonima agenzia. Perché ha dei dubbi? «La pubblicità comparativa può essere stimolante, e dall'America abbiamo straordinari esempi, però la mia preoccupazione è che possa dare molto lavoro agli avvocati a causa delle controversie legali. D'altra parte, sono convinto che la comunicazione debba essen; spettacolare ed emozionante e temo che possano nascere spot e inserzioni pieni di dati noiosi». Cambieranno i messaggi? «Cambierà il modo di parlare del prodotto. Ci sono differenze sotto gli occhi di tutti, come lo tariffe dei telefonini o le tecnologie automobilistiche, e ce ne sono di più complicate da raccontare. Per questo, il modo di spiegarle sarà altrettanto importante dei fatti che vengono comparati». Un media si rivelerà più adatto degli altri? «Sia la stampa che la tv sono adatte. In tv si descrivono dei mondi, nella stampa si commenta. E anche in radio si possono fare discorsi approfonditi». Quale sarà il limite dell'aggressività? «Non si dovrà esagerare. Per carattere noi italiani tendiamo a simpatizzare con i perdenti». C'è il rischio di diventare antipatici? «Sì. E senza simpatia è difficile ottenere attenzione». Ig. bec.) Marco Testa «La comunicazione deve restare spettacolare ed emozionante»

Persone citate: Marco Testa

Luoghi citati: America