L'Età nel governo regionale basco

L'Età nel governo regionale basco l Jn patto tra il braccio politico dell'organizzazione e due partiti locali //governo di Madrid insorge: un grave errore L'Età nel governo regionale basco Gian Antonio Origli! nostro servizio da MADRID Ad otto mesi esatti dalla dichiarazione della sua storica tregua «indeterminata ed incondizionata», l'organizzazione indipendentista e terrorista basco-spagnola Età ha conseguito ieri il più grosso successo politico della sua quarantennale e sanguinaria storia (800 cadaveri sulle spalle). Il suo partito, la coalizione I-'.u • skal Herritarrok (Eh) ha firmato nella capitale di Euskadi Sud, Viteria, un patto di governo regionale con ì democristiani del Pnv e gli indipendentisti di Ea valido fino al 2002. Un fatto senza precedenti nella storia delle democrazie occidentali che è stato fortemente criticato sia dal governo Aznar sia dall'opposizione socialista. Il patto di legislatura, nato dopo cinque mesi di trattative, consolida il «Fronte nazionalista basco» che conta su 41 dei 75 seggi del Parlamento di Vitoria, E, con i suoi 14 deputati, è determinante, anche se non entrerà nell'esecutivo regionale. Gli «etarras» in doppiopetto hanno sintetizzato in 20 pagine di accordo la loro linea politica. Uno dei punti dell'intesa dice che i firmatari sostanzialmente si impegnano a utilizzare «vie esclusivamente politiche e democratiche per la soluzione del conflitto di natura politica esistente in Euskal Kerria (Paesi baschi spagnoli e francesi più la Navarro ndr)». Il riferimento è alla autodeterminazione del popolo basco, già richiesta e firmata da Eh, Pnv ed Ea prima della tregua dell'Età nel «Documento di Lizarra». Gli stessi «etarras», in un'intervista pubblicata domenica scorsa dal loro braccio giornalistico, il quotidiano «Gara», sottolineavano: «Partendo dal documento dì Lizarra si devono costruire spazi politici ed istituzionali. L'obiettivo dell'accordo di governo significa approfittare del lavoro che si può realizzare nel processo di costruzione nazionale, cioè l'indipendenza da Madrid e Parigi». Non a caso ieri Arnaldo Otegi, leader di Eh (quattro anni di galera alle spalle per il sequestro, nel '79, di Javier Ruperez, attuale presidente della Internazionale Democristiana), era al settimo cielo. Il presidente del Pnv, Xavier Arzallus, indifferente alla montagna di critiche che gli piovono addosso, chiede il «rispetto per il patto». Eh, nelle amministra ti ve basche del 13 giugno prossimo, presenterà tra le sue candidature ben quattro «etarras» in carcere per omicidio, tra i quali l'ex capo dell'apparato militare, Josu Temerà. «Il patto ò un grave errore perche ò il prezzo che il Fronte nazionalista basco paga ad Età per la tregua», ha dichiarato furente il ministro degli Intorni Mayor Oreja.

Persone citate: Arnaldo Otegi, Aznar, Gian Antonio, Javier Ruperez, Josu Temerà, Mayor Oreja, Navarro, Xavier Arzallus

Luoghi citati: Madrid, Paesi, Parigi