Quelle Commesse al ragù

Quelle Commesse al ragù URI L'ULTIMA PUNTATA DILLO SCENEGGIATO Quelle Commesse al ragù Maria Laura Rodotà ESSERE italiani ogni tanto ha i suoi vantaggi. E allora vanno evitati 1 commenti esterofili su quanto sono bravi fuori, e quanto siamo somari neri, prendiamo la Gran Bretagna o gli Stati Uniti. I loro attori, si dice, sono più bravi dei nostri. Però possono diventare matti. Secondo due psichiatri inglesi, Glenn Wilson e Andy Evans, autori del libro «Fame: The Psychology of Stardcni*, gli attori sono spesso colti da «sindrome di possessione»; cioè si convincono di essere i personaggi che interpretano. Tra le vittime, Daniel Day Lewis, che a teatro contùse il fantasma del padre di Amleto col suo papà, e fu ricoverato. E Charlton Heston, convinto di essere il capitano Quoeg nella versione teatrale degli «Ammutinati del Caine». I più a rischio poi, causa lunga durata, sono gli attori delle sene tv. Qui arriviamo all'Italia. Dove sceneggiatori e dirigenti tv selezionano personaggi con cui identificarsi non è pericoloso. Sentirsi Cettina di «Un medico in famiglia» vuol dire solo che si è polemiche e si cucina molto. Sentirsi il dottor Lele può al massimo ispirare comportamenti da genitore democràtico. Sentirsi una commessa di «Commesse» non è grave; si portano pizze a casa di amiche depresse, si aiutano amiche piantate, si coccolano amiche con fidanzati sposati. E' quel che fanno le ragazze d'oggi, commesse o investment banker. Perché la forza della nuova fiction italiana non è l'identificazione degli attori coi personaggi (molti non sono in grado), ma l'identificazione della fiction con la realtà più beatamente banale. Si rischia solo se Elisabetta Cardini vuol fare tagli cesarei e Massimo Dapporto dare estreme unzioni Ma verrebbero riconosciuti subito. Mentre un caso di sindrome di possessione, e serio, c'è al cinema: Nanni Moretti, ormai convinto di essere Nanni Moretti. E sempre in giro per Roma col pupo o con la Vespa.

Persone citate: Andy Evans, Caine, Charlton Heston, Daniel Day Lewis, Elisabetta Cardini, Glenn Wilson, Maria Laura Rodotà, Massimo Dapporto, Nanni Moretti

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Roma, Stati Uniti