Telecom, l'Ingegnere boccia Ivrea di Ugo Bertone

Telecom, l'Ingegnere boccia Ivrea Pfer De Benedetti l'operazione non ha «logica industriale». Polemica sul 3% Telecom, l'Ingegnere boccia Ivrea Colaninno: è sconsiderato Ugo Bertone MILANO «L'Opa Olivetti è un'operazione puramente finanziaria, priva di logica industriale». E ancora: «A spingere Colaninno verso l'opa è stato il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani. E altri ministri». Firmato Carlo de Benedetti. La settimana decisiva per la Telecom inizia con un colpo a sorpresa: le anticipazioni eli un libro-intervista dell'Ingegnere pubblicate domani, tra l'altro, suU'International Herald Tribune. Un affondo che fa male, a giudicare dalla secca e immediata replica di Colaninno: «E' evidente - dice l'attuale amministratore dell'Olivetti - che il non essere riuscito a risanare l'Olivetti e il non avere alcun ruolo noll'opa portano l'ingegner De Benedetti a fare affermazioni sconsiderate e non obiettive». Ma l'Ingegnere, se è vera la sua ricostruzione, un ruolo nell'opa lo poteva avere. «Colaninno - racconta De Benedetti, dopo aver rivelato di aver rinunciato a suo tempo a fare un'offerta sul 3% di Telecom ancora in mano al. Tesoro - mi offrì di fiancheggiare la Bell. In caso di vittoria dell'opa c'era la prospettiva di ricostituire la coppia, io e lui, che per quasi vent anni avevamo interpretato in Sogefi, nella nuova Telecom». «Ma io - continua il presidente della Cir - gli risposi di no, perché il progetto non aveva senso. Gli feci notare che l'Olivetti non aveva nulla da offrire a Telecom se non apportarle i debiti che deve fare per acquisire la stessa Telecom ed alcuni problemi residui della sua gestione tradizionale. Gli spiegai che un'operazione come quella da lui concepita era di natura puramente finanziaria e non me la sentivo di parteciparvi contribuendo a vendere all'esterno un'immagine industriale inesistente». A spingere per l'opa, insiste De Benedetti, è stato il potere politico, il ministro Bersani in particolare. «Preferisco limitarmi a un no comroent. Per adesso...», ha replicato il ministro. E Cuccia? «Lui appoggia Colaninno risponde De Benedetti - per la prospettiva di ricche commissioni: in più Mediobanca ha colto l'occasione per schierarsi contro gli Agnelli e per il governo». «Non ce l'ho con Mediobanca conclude De Benedetti -, ho un grande rispetto per Cuccia e per la sua intelligenza. Ma non posso dimenticare che sono stato penalizzato tantissime volte e, negli ultimi anni, tutte le volte che Romiti lo ha voluto». Parole di fuoco da parte di un capitano d'industria che molti si sono ostinati a considerare nei mesi scorsi, nonostante le ripetute smentite, una sorta di regista occulto delle mosse di Colaninno. Parole che cadono tra l'altro nel momento cruciale della sfida perché nei prossimi giorni, soprattutto tra mercoledì e venerdì, si capirà se gli azionisti, i fondi di investimento in testa, decideranno o no di consegnare i titoli all'offerta Olivetti. E non è difficile ipotizzare che il tema Telecom-Deutsche Telekom verrà affrontato nei colloqui di oggi tra Massimo D'Alema e Gerard Schroeder, anche se l'argomento non figura nell'ordine del giorno ufficiale. Finora, a giudicare dai titoli consegnati, l'offerta sembra al palo, dato che ha risposto solo 1' 1,28% del capitale. Ma a giudicare dagli umori dei gestori Colaninno comincia a godere dei favori del pronostico. I legali di Colaninno, intanto, hanno replicato a Telecom: la tesi per cui resterebbe il limite del 3% al diritto di voto qualora l'opa non superi il 50% I «palesemente infondata». Inoltre, al contrario di quanto sostiene Telecom, «Olivetti e Tecnost avranno diritto di essere iscritte a libro soci anche nel caso che le azioni conferite all'ona rappresentino meno del 50%del capitale». [u. b.l Ultimi giorni per l'Opa Oggi a Bari il vertice d'Alema-Schroeder Giorni dì Beno o8a Soglio minimo di owwxwfllFef* otootaquoia y*«k è oblato a ccrftpfof• i titoli coflttgrwli ifl Opa r»ao di offerto in euro per dotarne fomwcfiobWigo»oni Tetre»}

Luoghi citati: Bari, Ivrea, Milano