Traversata su un'auto Primo ko
Traversata su un'auto Primo ko Sos nell'Atlantico Traversata su un'auto Primo ko Carlo Galano LA SPEZIA Dodici giorni (e notti) con lo stomaco sottosopra, con conseguenti gravi disturbi fisici, hanno messo ko uno dei quattro giovani di Sarzana che hanno dato vita all'impresa più pazza dell'anno. Il quartetto era «salpato» di nascosto (nessuna autorità gli avrebbe concesso il permesso) da Las Palmas, diretto a New York, via oceano, a bordo di due vecchie auto legate assieme. Le cose però non sono andate bene: uno non ha retto al mal di mare e dopo quasi due settimane di sofferenza l'altra sera si ò deciso a chiedere aiuto. Dopo circa tre ore un elicottero della polizia spagnola ha prelevato Fabio Amoretti per portarlo all'ospedale del capoluogo delle Canarie. Un recupero rocambolesco ripreso in videocassetta, in pieno oceano, dalla polizia spagnola. Anche un altro compagno, Mauro Vianello, ha abbandonato temporaneamente l'impresa, ed ò salito sull'elicottero per restare accanto all'amico. Il giovane è ora ricoverato nel reparto di osservazione dell'ospedale di Las Palmas. Il gruppo si è ridotto a due unità: Marco De Candia e Murco Amoretti, fratello di Fabio. Loro hanno deciso di non arrendersi. Tra mille difficoltà continuano l'avventura e vogliono arrivare alla «Grande Mela» nel giro di tre mesi. Nonostante abbiano terminato il credito residuo per inviare e ricevere chiamate sul telefono satellitare, abbiano perso i canotti di salvataggio e si sia rotta la batteria di alimentazione. Nonostante siano soli in mezzo all'oceano e abbiano già affrontato una tempesta con il mare a forza 8 Al telefono hanno raccontalo di essersi rifugiati nell'abitacolo delle vetture aspettando il bel tempo e che le macchine hanno retto. Anche gli altri due «naufraghi» però non demordono. Non vogliono assolutamente mollare. Hanno deciso di ritornare a bordo delle loro «auto». Ma come pensano di proseguire la navigazione? Naturalmente alle vetture luna Ford Taunus e una Volkswagen Passati hanno fatto alcune modifiche. La carrozzeria è stata riempita di poliuretano espanso, sul tetto hanno montato una tenda dotata delle più sofisticate attrezzature di navigazione: un paracadute ascensionale che consente all'imbarcazione, di sfruttare anche il più debole refolo di vento, permettendo agli skipper di non utilizzare i due motori montati nella parte posteriore. Il padre degli Amoretti, Giorgio, ha riferito che il figlio ed il compagno dovrebbero rientrare in Italia venerdì: «Ma Fabio non vuole abbandonare l'impresa. Nonostante tutto quello che ha passato, vuol proseguire la traversata. Quando rientrerà in Italia, noleggerà una barca, raggiungerà i compagni e con loro arriverà a New York».
Persone citate: Carlo Galano, De Candia, Fabio Amoretti, Mauro Vianello, Palmas
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