Un trionfo nato nella notte
Un trionfo nato nella notte Un trionfo nato nella notte Per i meccanici solo due ore di sonno MONTECARLO Due ore di sonno, dalle 3, quando hanno capito che la macchina di Schumacher era di nuovo a posto, alle S, quando sono tornati nel box per preparare le prove de! mattino. I meccanici della Ferrari hanno bevuto caffè quanto è lo champagne e poi l'acqua che si sono schizzati addosso a fine gara. Lo ha detto Schumi: «La cosa migliore è stata preparare in una notte quel muletto». Non solo. Alla luce delle lampade la squadra ha preparato la vettura di riserva per il tedesco. «Capita. Ma quando capita, dopo ti chiedi come fai - sorride Gianni Petterhm, capo macchina della squadra di Schumi -. Sul traguardo, alla fine, non avevamo più il fiato per correre incontro a Mi¬ chael e Eddie. Eppure abbiamo corso». C'era rabbia alla Ferrari. Pino D'Agostino, l'ingegnere motorista, racconta uno dei tanti retroscena del trionfo:«Quando la McLaren ci ha fregato la pole è stata una sferzata per tutti: ci sembrava incredibile che, dopo 4 giorni di dominio, ci lasciassero dietro. Il successo è nato da quella delusione: ci siamo caricati, volevamo spaccarli in corsa». Altro retroscena: la strategia. Per Schumi si era deciso che partisse forte e facesse una sola sosta, pronti a cambiare se Hakkinen avesse preso la testa della gara. Per Irvine le opzioni erano diverse. «Abbiamo capito che si potevano tentare due pit-stop - ha ammesso Ross Brawn - e l'uscita di pista di Hakkinen ci ha dato una mano». Ma chi decide le tattiche? Il computer. Personaggi geniali al limite della malattia cibernetica, che vanno di software come se fosse Coca-cola, hanno ideato un programma che elabora soluzioni diverse per ogni pilota, tenendo conto dei tempi di prova, condizioni dell'auto, posizione e distacchi dagli avversari. Così si spiega il balletto dei meccanici di Irvine per la seconda sosta, decisa, rinviata, fatta. «C'era anche un problema con la radio - spiega Todt -. Temevamo che Eddie non ci sentisse». Insomma si cerca di legare il meno possibile la scelta al fattore umano. Anche se sono gli uomini che restano svegli nella notte ad avvitare l'auto che vince. (m. ans.) l\itti al lavoro fino alle tre del mattino per rifare totalmente l'auto danneggiata
Persone citate: Gianni Petterhm, Hakkinen, Pino D'agostino, Ross Brawn, Schumacher, Todt
Luoghi citati: Montecarlo
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