Hakkinen e Schumi, una pole per due di Cristiano Chiavegato

Hakkinen e Schumi, una pole per due a Montecarlo, il finlandese riesce a ribaltare a suo favore il risultato delle prove aU'ultimissimo giro Hakkinen e Schumi, una pole per due Separati solo da 64 millesimi Cristiano Chiavegato Irtvlalo a MONTECARLO . L'istinto animale di Mika Hakkinen ha prevalso sullo stile ragionato di Michael Schumacher. Ilpilot.ii della McLaren parte oggi in pole nel Grand Prix di Monaco: ha beffato il rivale proprio nell'ultimissimo giro, dopo che il tedesco era stato in testa alla graduatoria dei tempi per quasi un'ora. Prendendo tutti i rischi immaginabili, il finlandese, per la quarta volta dall'inizio della stagione (la 14* in carriera) è riuscito in un'impresa che stavolta pareva impossibile. Ma Schumi, comunque, è lì, al via, a fianco del rivale, in prima fila, per la prima volta dell'anno. La Ferrari ha confermato i suoi progressi, come ha sottolineato Luca Montezemolo, anche per soffocare la sua stessa delusione (appena pochi istanti prima Maranello aveva le due vetture davanti, poi anche Irvine, nel finale da brividi della qualificazione, è stato superato da Coulthard). «In Australia - ha detto il presidente del Cavallino - avevamo circa l"e mezzo di distacco, a San Paolo 1", nella gara di Imola 2 decimi, adesso siamo praticamente alla pari. Se continuiamo così in Spagna saremo ipiù veloci». In effetti solo 64 millesimi di secondo hanno separato Hakkinen dal tedesco, un soffio. Mika è stato bravissimo e astuto, giocandosi il tutto per tutto. Dopo che la McLaren per recuperare (era staccata di circa 5 decimi) aveva modificato un po' di assetti delle sue vetture e con tutta probabilità ha dato anche una strizzata ai motori Mercedes - ormai mancavano 2'al termine e il pericolo di un'eventuale rottura è passato in secondo piano - il campione del mondo si è esibito in uno di quelli che nell'ambiente si chiamano i «giri della morte». Passaggi a filo dei guard-rail, staccate allo spasimo, accelerazioni brucianti, traiettorie perfette. Hakkinen non ha badato a spese. E gli è andata anche bene: mentre stava per completare la sua impresa, la Jordan eli Hill si è fermata, con il cambio rotto, nella zona della cur¬ va del Tabaccaio. I commissari di percorso hanno sventolato le bandiere gialle, che segnalano il pericolo e imporrebbero ai concorrenti di rallentare. Mika ha alzato una mano come per dire: ho visto (cosa che ha poi confermato in conferenza stampa), ma nello stesso tempo deve avere schiacciato al massimo il piede sull'acceleratore. Tanto è vero che al termine non solo ha segnato il giro più veloce, ma anche tutti i suoi migliori parziali nei tre settori in cui è diviso il circuito. Per aver commesso un'infrazione simile il tedesco Heidfeld (McLaren junior), in testa nella F3000 del pomeriggio, si è visto imporre 10" di stop and go. «Ho perso la pole - ha spiegato Schumi affranto - per due motivi. Primo: per avere rallentato con le bandiere gialle. Io mi trovavo in testa ed ero quello che aveva più da perdere se penalizzato. Secondo: in un tentativo precedente avevo un vantaggio di 2 decimi sulle precedenti prestazioni quando, all'ultima curva, ho trovato la Prost di Panis che mi ha bloccato. Resto fiducioso per la gara, perchè la mia Ferrari è costante nel rendimento e veloce». Tutto vero, ma si potrebbero aggiungere altre due cause per la mancata conquista dell'obiettivo. In mattinata, a pochi minuti dal termine delle libere, il tedesco aveva spiaccicato la sua F399 contro i guard-rail della cur¬ va di St. Devote, dopo essere saltato su un cordolo. Così ha dovuto affrontare la qualificazione con la vettura di riserva che, per ammissione di Michael, «era meno competitiva di qualla da gara». Infine c'è stata anche una strana valutazione dei box Ferrari. Schumi aveva fatto un giro in meno quando è rientrato perchè rallentato da Panis. Aveva dunque ancora quattro passaggi da effettuare all'ultimo tentativo, invece dei tre canonici. Perchè gli uomini di Todt non l'hanno mandato in pista un po' prima in modo da sfruttare meglio il vantaggio? Un errore, se errore è stato, pagato molto caro. Tutto è comunque già passato in archivio. Schumacher ha la possibilità di rifarsi oggi in corsa, magari già al via se le lezioni di Fiorano daranno i frutti sperati. Sarà una Sara molto dura, con il doppio uello McLaren-Ferrari, visto che anche Coulthard e Irvine (specialista in partenze a razzo) sono nel fazzoletto dei primi. E attenzione alle immediate retrovie col confermato Barrichello e l'imprevedibile Frentzen. Buone chances pure per gli italiani: Trulli è 7° nello schieramento, Fisichella 9°, Zanardi 11°. Un podio è a portata di mano. Montezemolo: abbiamo saputo recuperare tutto il margine alla McLaren e adesso siamo alla pari FORMULA 1 La Ferrari di Michael Schumacher impegnata in un tornante del Principato; oggi è fondamentale partire in prima fila

Luoghi citati: Australia, Imola, Maranello, Monaco, Montecarlo, San Paolo, Spagna