SORPASSO MILAN

SORPASSO MILAN A una sola giornata dal teraiine si ribalta la situazione e i rossoneri diventano i favoriti per lo scudetto SORPASSO MILAN La Fiorentina blocca la Lazio e Marchegiani salva il pari respingendo un rigore a Rui Costa Cragnotti accusa: «Il penalty c'era, ma per noi, su Salas: non ci stanno concedendo nulla» Roberto Beccantini inviato a FIRENZE Sorpasso, dunque. Il Milan travolge l'Empoli, la Fiorentina blocca la Lazio. A un round dall'ultimo gong, il ring del campionato cambia padrone. Primo e solo, il Milan non era mai stato. Sei vittorie di fila lo proiettano al di là di una Lazio nera ma stremata, che mercoledì, a Birmingham, dovrà fare i conti anche con la finale di Coppa delle Coppe. Smarrito lo scudetto, rischia di perdere tutto nel giro di una settimana. Meriterebbe ben altro, per quello che ha seminato, ma il calcio è fatto così: spesso si lascia coccolare da muse capricciose sino al dispetto. Domenica, il Milan scende nel fortino del pericolante Perugia, mentre la Lazio riceve il Panna. Se il Perugia non vince a Udine, se il Parma batte il Piacenza... Troppi se. Da ieri, il Milan è padrone del suo destino: non è poco. A San Siro si celebra una passeggiata, a Firenze si consuma un dramma. Partite come questa segnano una carriera, non.soltanto un campionato. Ancora una volta, come nell'aprile '86, Trapattoni disarciona Eriksson. La Fiorentina difende dai morsi dell'Udinese quello che le rimane di una stagione altalenante: l'ultima fetta di Champions League. La Lazio si aggrappa alle scorte residue di carburante: è un fascio di fili elettrici, tenuto insieme dall'obiettivo. Che pathos, che tensione: in campo e, purtroppo, fuori. Oliveira sovrasta Lombardo, Rui Costa invade la sinistra e disorienta Negro, i viola volano sulle ali: già al 6', su cross di Oliveira, Marchegiani esita e Heinrich, di testa, si mangia un gol fatto. La Lazio reagisce come può, lungo l'asse Mancini-Vieri: Toltio devia in angolo. Passa, la Fiorentina, al 15': Edmundo smarca Batistuta sul filo del fuorigioco, il capitano si beve Miha jlovic e insacca di prepotenza. Dal covo dei tifosi laziali piove di tutto: anche un petardo che, al 24', stordisce Heinrich. Episodio vergognoso. La sfida è palpitante. Eriksson ha preferito Okon a Stankovic: una mossa che invita alla cautela, e non già all'esigenza di imporsi, comunque. Vieri è il totem intorno al quale i laziali danzano trepidanti. Almeyda soffre l'ardore di Amoroso e Ficini, Heinrich bracca Sergio Conceicao, le cui parabole sorvolano, quasi sempre, i destinatari. Il pareggio sgorga al 26', in capo a una punizione di Mihajlovic che Repka sfiora e Vieri, il suo uomo, schiaccia da due metri. ATrap manca la dorsale difensiva: Cois, Pedalino, Torricelli. AMO', si azzoppa Falcone. Dentro Mirri, un ventenne alle prime armi. Si gioca in una polveriera, con i tifosi sciaguratamente mischiati. I gol di Bierhoff scorticano i nervi della Lazio. * Alla ripresa, Eriksson richiama Lombardo, inserisce Sala:.; e sposta Mancini sul fianco sinistro, nel settore di Oliveira. E' un correttivo che, 11 per lì, sembra pagare: 6', lancio di Mancini, sponda di Salas, testa di Vieri, traversa. Di quali peccati si sarà mai macchiato, Eriksson, per essere trattato così dagli dei? Toldo sventa una punizione di Mihajlovic, la Fiorentina può godere di spazi golosi. Ci si mette anche Treossi: c'è tutto il rigore che, al 25', lo stolido Nesta commette ai danni di Batistuta, e che Marchegiani ribatte a Rui Costa ma, un attimo prima, Mirri aveva affondato Salas, era rigore anche questo, e come. La Fiorentina sprigiona furore. Gioca raccolta, assecondando i piani di Trap. In contropiede, Edmundo (e dai!) sciupa situazioni stuzzicanti, se non proprio occasioni letali. La Lazio ricava poco dall'innesto di Stankovic, al posto di Okon, e ancora meno dal quarto d'ora che Eriksson regala a De La Pena, dopo aver licenziato Sergio Conceicao. Mancini e Salas non cercano che Vieri. Su angolo di Oliveira, Almeyda spazza dalla linea, Marchegiani gioca in pratica da «libero», pronto a dar di scopa fuori area non appena qualcuno bussa alla porta. La Lazio sente sfuggire lo scudetto, le forze, tutto. Si ingobbisce, arranca, sputa cross che Firicano, Repka e Toldo intercettano, agevolmente. Non un rimpallo a favore, non una carambola benigna. Trap è una persona seria. Non deve porgere l'altra guancia, non può. Batistuta, rintronato da una testata, esce e rientra. Mancini e Vieri disegnano traiettorie vaghe, impotenti. Persino Nesta, il capitano, ha perso la rotta. Salas è un fiore appassito, Vieri schiuma di rabbia, la Lazio scivola giù dal trono. Mercoledì il Maiorca, domenica il Parma. E sempre quel punto, non più rosa, ma spina. FIORENTINA | LAZIO 1 EH t-t IjjSljjjjE |7^ri g ESS jH Reti: pi: 15' Batistuta, 26' Vieti. Ammoniti: Batistuta. Mitiajiovlch, Okon, Negro, Almeyda, Tokio. Spettatori: pananti 11.326. Incasso 790.320.000, abbona» 27.467. quota abbonati 1.083.043.637. Bierhoff in trionfo: dopo il terzo gol viene sommerso dall'abbraccio dei compagni Albertinl, Guly. Weah e Maldini