Ma i saluti sono davvero distinti?

Ma i saluti sono davvero distinti? LA LETTERA DI O.d.B. Ma i saluti sono davvero distinti? Ho la disgrazia di essere correntista postale, perché godo di una pensione statale che su questo conto mi viene accreditata. Sul funzionamento del Bancoposta non ho grandi lamentele da fare, ma il servizio di recapito delle situazioni presenta gravi lacune. Nel mese di marzo la situazione con l'accredito della pensione mi è stata recapitata con ben 18 giorni di ritardo e nel frattempo si erano accavallati altri movimenti, tanto che io non mi raccapezzavo più. Distinti saluti. Franco Rame ila Pajrin, Torino Oraste del Buono Il giorno 30 aprile - prosegue lei, signor Ramella Pajrin - mi è stata recapitata la situazione conseguente ad un movimento del giorno 23 aprile (l'addebito dell'imposta di bollo, che giunge del tutto inaspettato), mentre il 3 maggio mi giunge ia situazione conseguente ad un movimento del 22 aprile. Ormai conosciamo bene la situazione caotica in cui versano le Poste, ma almeno i servizi connessi con il Bancoposta dovrebbero funzionare in modo più decente». «Ai tempi di Re Carlo Alberto le lettere in due giorni giungevano da Torino in Savoia, ai tempi del tanto vituperato Fascismo una lettera imbucata la sera a Torino, a Porta Nuova, Ma i sono ddist aluti avvero nti? era recapitata a Firenze con la seconda distribuzione del giorno seguente. Oggi, con la Repubblica del Presidente Scalfaro, siamo proprio ridotti da far pietà. Nel Medio Evo certamente le cose funzionavano meglio. Almeno il servizio di Bancoposta meriterebbe maggiore attenzione». «P. S. Nella mia precedente lettera i miei distinti saluti erano rivolti a lei, gent.mo sig. Del Buono, non certo ai Serbi. Mi pare che non meritassi quel suo commento. E' difficile comunicare un messaggio nel modo corretto e non sempre ci si riesce, però ci vuole anche un po' di buona volontà da parte di chi lo riceve». Gentile sig. Franco Ramella Pajrin lei ha ragione; non si meritava affatto quel commento ma, a forza di sfogliar lettere, ho una certa insofferenza per i luoghi comuni. COSA SIGNIFICA «distinti saluti»? Come può chi parla pretendere di giudicare lui stesso la qualità dei suoi saluti senza aspettare che l'interlocutore ne riconosca o no la distinzione. E questa guerra mi sconvolge, d'improvviso mi è apparso il contrasto tra anatemi e saluti. Mi scusi.

Persone citate: Carlo Alberto, Del Buono, Franco Rame, Franco Ramella, Ramella Pajrin, Scalfaro

Luoghi citati: Firenze, Savoia, Torino